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mercoledì, Maggio 1, 2024
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“Avete la bontà”, i favori dell’agente penitenziario agli affiliati della camorra

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“Avete la bontà! io… sono… riconoscente!”, così si sarebbe rivolto Domenico Sacco, assistente capo del corpo di polizia penitenziaria nel carcere di Catanzaro, agli affiliati di due clan di camorra. Come riporta LaCnews 24 l’agente avrebbe chiesto di ottenere un’auto in cambio degli illeciti favori ai detenuti appartenenti al gruppo Gionta di Torre Annunziata e D’Alessandro di Castellammare di Stabia.

Due clan alleati tra di loro i cui esponenti, Paolo Carolei e Giovanni Iapicca, si trovavano reclusi nel penitenziario calabrese: c’è da precisare che entrambi i detenuti napoletani non sono indagati in questo procedimento. Invece è indagato un uomo di fiducia di Carolei, Leopoldo D’Oriano, che avrebbe fatto da gancio tra il mondo esterno e il carcere.

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DROGA IN CARCERE NEI PACCHI

Domenico Sacco è accusato di concorso esterno in associazione mafiosa ed è stato tratto in arresto nel corso dell’operazione “Open Gates”. Secondo le accuse avrebbe consentito ai parenti dei detenuti, in particolare a D’Oriano, di portare all’interno dell’istituto penitenziario, pacchi contenenti beni vietati.

L’otto agosto 2022 un uomo che si presenta come “lo zio di Napoli”, ovvero D’Oriano, chiama Sacco. I due concordano di incontrarsi a Catanzaro Lido, vicino ad un hotel. “Quell’albergo dove siete già stati”, suggerisce Sacco. Un incontro veloce: dopo essersi salutati, “lo zio di Napoli” consegna a Sacco una busta di cellophane di colore bianco. Poi discutono allontanandosi.

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