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Lo scorso 29 gennaio è stato condannato a 4 anni e 6 mesi di reclusione poiché ritenuto appartenente alla banda del furgone bianco, ora Cimmino Sabatino ha ottenuto gli arresti domiciliari fuori regione. La decisione è stata presa dalla Corte di Appello di Napoli, quinta sezione penale, presidente dottoressa Luisa Toscani, a seguito dell’istanza dell’avvocato Luigi Poziello del Foro di Napoli Nord.
L’accusa nei suoi confronti, come quella agli altri componenti della banda arrestata è di ricettazione, porto e detenzione di arma comune da sparo e di arma da guerra. Cimmino era recidivo specifico per armi e per rapine a mano armata, te gli altri precedenti penali.
Nei veicoli e nel furgone avevano nascosto l’utile per compiere rapine: una mitraglietta “scorpion” con matricola abrasa e carica, una semiautomatica carica provento di furto 37 cartucce calibro 9, telefoni cellulari e poi falci, tronchesi, pinze, guanti, scaldacollo, berretti e giacche. Da indiscrezioni investigative pare che la banda stesse preparando una rapina ad una piantagione di marijuana, ma ciò è rimasta una mera ipotesi investigativa. Tant’è che oltre alle armi (rinvenute in una delle due auto) sono stati trovati anche diversi oggetti per il taglio e la potatura degli arbusti, tra cui tenaglie, falci e forbici. Il processo di appello per Cimmino e per gli altri componenti (Fabbozzi Federico, Di Matteo Antonio, Leshi Roland, Mangiapile Antonio, Pugliese Antimo, Mauriello Salvatore e Gaetano Esposito) è fissato nel prossimo Settembre.
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