Fine dell’incubo per Barbara D’Urso, la conduttrice napoletana, vittima di uno stalker, può tirare un sospiro di sollievo: arrestato il suo persecutore. «Sono il figlio adottivo della D’Urso». Un messaggio ripetuto centinaia di volte: attraverso i canali social delle trasmissioni della presentatrice Mediaset, alle testate giornalistiche per “lanciare” lo scoop, fino ad arrivare ai reali parenti della conduttrice. Un vero e proprio martellamento quello attuato da “Baci Solari” (così si firmava). Il delirio del persecutore è andato avanti per mesi fino a quando, l’indagine della polizia postale ha permesso di individuare il responsabile.
Inizialmente, riporta il sito Leggo, si era pensato a uno scherzo di cattivo gusto ma poi, vista l’insistenza dei messaggi e le incursioni nelle vite private dei parenti della conduttrice, è stato chiesto l’intervento della polizia postale.
«Carissimo digli a mamma che sto a Vienna», oppure «i miei fratelli Giammarco e Emanuele». Così su Telegram, l’uomo “bombardava” i parenti della D’Urso. Non contento ha anche contattato un professore dell’università di Giammauro Berardi (il figlio reale della presentatrice).
Una situazione che ha riportato l’intera famiglia in uno stato d’ansia e preoccupazione. Barbara, infatti, era stata già in passato vittima di stalking, da parte di un giornalista che l’avrebbe “molestata” attraverso l’utilizzo di falsi profili su Facebook per mesi interi. «Un vero incubo», disse lei al tempo.
Durante l’udienza dovrebbe esser presente anche la presentatrice per essere sentita dal magistrato come parte civile. La sentenza è attesa nel pomeriggio a piazzale Clodio.