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sabato, Aprile 27, 2024
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Bimba napoletana morta in Germania, archiviate le indagini su Lavinia Trematerra

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Le autorità tedesche hanno archiviato le indagini sulla tragica morte di Lavinia Trematerra, la bambina napoletana di soli 7 anni, avvenuta il 26 agosto 2022 in un hotel a Monaco di Baviera. La piccola Lavinia, in vacanza con i suoi genitori, è stata schiacciata da una statua di marmo nel giardino della struttura ricettiva. Nonostante i soccorsi immediati, purtroppo non c’è stato nulla da fare.

Gli inquirenti tedeschi hanno concluso le indagini senza individuare anomalie e senza avanzare ipotesi di reato, decidendo pertanto di procedere con l’archiviazione del caso. Questa decisione è stata presa dopo un’attenta analisi della dinamica dell’incidente e delle circostanze circostanti.

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La tragica vicenda di Lavinia Trematerra

La drammatica vicenda, in Italia tuttavia è tutt’altro che chiusa. Il fascicolo relativo alla morte di Lavinia Trematerra è ancora aperto presso la Procura della Repubblica di Roma. Gli inquirenti italiani stanno esaminando attentamente i documenti relativi all’archiviazione delle autorità tedesche e stanno valutando i prossimi passi da intraprendere nell’ambito dell’inchiesta.

La morte di Lavinia Trematerra ha scosso profondamente sia la comunità italiana che quella tedesca. Una tragedia che ha lasciato senza parole e che continua a suscitare domande e dubbi sulla sicurezza delle strutture ricettive e sulle precauzioni adottate per prevenire incidenti simili.

Nel frattempo, la famiglia di Lavinia è ancora alle prese con il dolore e il lutto per la perdita della loro amata figlia.

“Ci addolora che in tutto questo tempo non sia arrivato alcun messaggio di cordoglio dalla proprietà dell’albergo Admiral o dalle autorità statali e locali. Abbiamo accusato il colpo, ma continuiamo a credere nella giustizia, nonostante siamo rimasti basiti da questo provvedimento. La gente però deve sapere che la Germania non è un posto sicuro, neppure per fare una vacanza. Con la nostra associazione Il Mondo di Lalla, vogliamo portare il sorriso di nostra figlia nei posti più poveri del mondo. Abbiamo già costruito una scuola in Malawi per 50 bambini. L’arcobaleno di nostra figlia illuminerà altri posti, altri bambini. Non ci fermiamo, la nostra battaglia giudiziaria continua, ci sembra il modo migliore per onorare la memoria di Lalla”, hanno dichiarato i genitori,  Valentina Poggi Michele Trematerra, a Il Corriere della Sera.

Resta da vedere quale sarà l’esito finale delle indagini in Italia e se verranno individuate eventuali responsabilità o negligenze legate alla morte della piccola Lavinia Trematerra.

 

 

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