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venerdì, Aprile 26, 2024
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Blitz della Municipale in un albergo a Napoli, evasione fiscale da 20 mila euro

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Nell’ambito della più ampia questione relativa alla conservazione dell’aspetto tradizionale e caratteristico del centro storico di questa Città, l’attuale Amministrazione è impegnata a realizzare diverse azioni di valorizzazione, prima fra tutte il rispetto della legalità, attraverso controlli sempre più frequenti da parte della Polizia Locale, in particolare, del centro storico.
In prima linea sono impegnati gli agenti della Polizia Municipale, appartenenti alla U.O. Contrasto Evasione ed Elusione Fiscale e Tributaria della Direzione Centrale Servizi Finanziari, guidata dal Capitano Aniello Russo, che hanno effettuato già più di duecento controlli sulle strutture ricettive alberghiere ed extra alberghiere.
Le attività di controllo riguardano, oltre al regolare versamento dell’imposta di Soggiorno, anche l’evasione di altri tributi comunali.
In via esemplificativa si evidenzia il caso di un Hotel al Corso Umberto I, che non aveva versato l’imposta di soggiorno dell’ultimo trimestre e non pagava la tassa sui rifiuti, a seguito della visita della Polizia Municipale ha dovuto versare € 21.403,00 per l’imposta di soggiorno oltre alla sanzione di € 500,00 per il mancato versamento ed ha ricevuto l’accertamento per la tassa sui rifiuti anche per i cinque anni precedenti, essendo la struttura già esistente al 2013.
Inoltre, è stato controllato, tra gli altri, un affittacamere nella zona di piazza Carità, che non presentava le dichiarazioni dell’imposta di Soggiorno, dalla verifica è emersa anche l’evasione della tassa sui rifiuti, che si è provveduto ad accertare a partire dal 2013. In seguito alla visita è stata versata l’imposta fino ad allora evasa per € 4.755,00 e la sanzione per la mancata presentazione della dichiarazione di € 300,00.
Un altro caso riguarda, invece, un B&B alle spalle di via Moneteoliveto, che forniva all’ufficio per l’Imposta di soggiorno un’infedele dichiarazione rispetto alle presenze reali, pertanto, ha dovuto rettificare la dichiarazione e versare con la sanzione la somma realmente incassata per l’imposta di soggiorno. Dai controlli è emersa anche una difformità rispetto alla SCIA presentata e l’evasione della Tassa sui rifiuti, per la quale si è provveduto ad emettere l’avviso di accertamento.
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