Turbativa d’asta, falso e corruzione ma anche libertà degli incanti, peculato, falso ideologico, alla truffa ai danni dello Stato sono le accuse per cui è scattato l’arresto nei confronti di appartenenti all’Amministrazione penitenziaria di Bergamo e di alcuni imprenditori della provincia bergamasca.
Le ordinanze eseguite dai carabinieri e dai militari della Guardia di Finanza di Bergamo riguardano l’ex direttore del carcere della città lombarda e altri cinque indagati: il comandante degli agenti della Polizia penitenziaria, un commissario, quest’ultimo distaccato nel carcere di Monza, il dirigente sanitario del carcere bergamasco e due imprenditori di Urgnano (Bergamo), tutti posti agli arresti domiciliari.