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sabato, Aprile 27, 2024
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Capodanno pericoloso in Campania, sequestrati dalla Finanza quasi 40 kg di botti illegali

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La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Salerno, nell’approssimarsi delle festività, nell’ambito del contrasto del commercio illegale di fuochi d’artificio, ha sequestrato artifizi pirotecnici, illegalmente detenuti, per un totale di massa attiva calcolata in oltre 36 kg, denunciando a piede libero due soggetti, cautelando anche un automezzo utilizzato per il trasporto dei “botti“.

Dove acquistare i botti di Capodanno, occhio a quelli illegali

[DAL NOSTRO ARCHIVIO] –  Mancano sempre meno giorni a Capodanno e sono tantissimi quelli chi accoglieranno il 2024 con i botti. Come accade ogni anno il Ministero dell’Interno ha reso noto le modalità di vendita e di acquisto di materiale pirotecnico ed affini, differenziando i botti legali da quelli illegali.

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Sul mercato, come noto, esistono diverse tipologie di materiali pirotecnici, articoli pirotecnici provvisti marcatura CE, e prodotti di 4ª e 5ª categoria riconosciuti e classificati dal Viminale ai sensi del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza (T.u.l.p.s.).
Per quanto riguarda la prima tipologia è bene ricordare che si intendono lecitamente immessi sul mercato gli articoli pirotecnica con marcatura CE di cui è stata inviata regolare e preventiva comunicazione alla Prefettura competente.

Entrando più nello specifico, è utile ricordare che i controlli da parte delle forze dell’ordine si differenziano a seconda che si tratti di esercizi di vendita al dettaglio dotati di licenza di pubblica sicurezza, oppure di esercizi di vendita al dettaglio non muniti di licenza o che si trovano in aree pubbliche, come nel caso dei venditori ambulanti.

I botti di Capodanno illegali

Per gli esercizi di vendita al dettaglio dotati di licenza di pubblica sicurezza è fatto divieto di detenere:
– polveri da mina;
– alcune tipologie di razzi e petardi;
– articoli pirotecnici della 4ª categoria destinati a persone con conoscenze specialistiche;
– qualsiasi prodotto provvisto di marchio CE delle categorie F4, P2 o T2 destinato a persone con conoscenze specialistiche.

Il venditore è inoltre tenuto a compilare il registro delle operazioni giornaliere, dopo ave controllato titoli e dcumenti dell’acquirente, per tutti i prodotti ad eccezione delle operazioni riguardanti articoli pirotecnici provvisti della marcatura CE e appartenenti alle
categorie F1- F2-T1-P1.

Quali botti legali e articoli pirotecnici possono essere acquistati al supermercato o in tabaccheria

Gli esercizi di vendita al dettaglio non muniti di licenza di pubblica sicurezza (tabaccai, cartolerie, supermercati ecc.) possono detenere e vendere 50 kg netti complessivi di artifici da divertimento, nelle loro confezioni minime di vendita, dei seguenti articoli pirotecnici marcati CE:
– articoli pirotecnici categoria F1 e articoli pirotecnici della categoria P1 della sola tipologia di prodotti da gioco;
– articoli pirotecnici della categoria F2, ad eccezione di alcuni prodotti quali artifici a effetto scoppio con massa attiva (Nec) superiori a 150 milligrammi (petardi; petardi flash; doppio petardo; petardo saltellante; batterie e combinazioni annesse) e artifici quali sbruffo;        – mini razzetto;
– razzo;
– candela romana;
– tubi di lancio (tubi monogetto);
– batterie e combinazioni annesse;
– articoli pirotecnici appartenenti alla categoria T1, della tipologia e nei limiti di massa attiva (Nec) a condizione che gli stessi non siano dotati di un sistema di accensione elettrica. Ne sono alcuni esempi la fiamma bengala con Nec non superiore a g 250, i bengala con Nec non superiore a g 250, bengala a bastoncino.

La medesima tipologia di articoli pirotecnici provvisti della marcatura CE può essere venduta dai venditori ambulanti, a condizione che le quantità da esporre al pubblico siano di 50 chilogrammi.

Botti di Capodanno illegali, dalle multe fino all’arresto

Chi li produce e li vende è punibile, stando ai sensi dell’articolo 678 del Codice penale, con ammende fino a 247 euro ma anche con l’arresto da 3 a 18 mesi.

Chi ne fa uso, così come riferisce l’articolo 703 del Codice penale, può essere oggetto di un’ammenda fino a 103 euro. Cosa questa che si può estendere anche ai fuochi d’artificio legali se accesi laddove un’ordinanza cittadina ne vieta l’uso.

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