Diego De Luca, durante la trasmissione Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli, ha svelato un retroscena sul possibile ritorno di Cavani al Napoli, come evidenzia TuttoNapoli: “Qualcuno molto vicino a Cavani ha detto che ‘per il momento il Matador resta a Parigi’. Quel ‘per il momento’ potrebbe lasciare aperte le speranze, ma non sappiamo nulla di più. Bisogna aspettare i prossimi giorni. Sappiamo che Edinson ha Napoli nel cuore, ma adesso non abbiamo nessuna certezza“.
Napoli
Il 22 luglio 2010 è ufficializzato il suo passaggio dal Palermo al Napoli,[35] in cambio di € 17 milioni (5 per il prestito oneroso e i restanti 12 fissati come obbligo di riscatto).[36] Il calciatore firma un contratto fino al 2015.[36] Sceglie ancora la maglia numero 7, cedutagli dal nuovo compagno di squadra Ezequiel Lavezzi[37] che invece prende la maglia numero 22.[38]
L’allenatore Walter Mazzarri lo schiera come terminale offensivo nel suo 3-4-2-1, ruolo a lui più congeniale,[25] con Marek Hamšík e lo stesso Lavezzi a supporto.[39] Esordisce in maglia azzurra il 19 agosto 2010, nell’andata dei play-off di Europa League contro gli svedesi dell’Elfsborg (2-0);[40] una settimana dopo firma i suoi primi gol con la maglia partenopea e in assoluto in una competizione europea, decidendo con una doppietta la partita di ritorno in Svezia.[41] All’esordio in Serie A con la nuova maglia realizza il gol del momentaneo 0-1 nella gara giocata in Toscana contro la Fiorentina, terminata poi 1-1.[42] Il 3 aprile 2011 supera lo storico record di Antonio Vojak (22 reti), che resisteva da settantotto anni,[43] grazie alla quarta tripletta stagionale, decisiva nel 4-3 casalingo ai danni della Lazio.[44] Conta 47 presenze e 33 reti complessive alla prima stagione partenopea (26 in campionato e 7 in Europa League), recitando un ruolo da protagonista nella qualificazione diretta in Champions League.[45]
Riscattato dal Napoli secondo gli accordi presi,[46] il 14 settembre 2011 esordisce in Champions League segnando il gol del vantaggio nella prima partita della fase a gironi giocata in trasferta contro il Manchester City (1-1).[47] quattro giorni dopo trova i primi gol in campionato firmando una tripletta ai danni dei campioni in carica del Milan (3-1), ed è così il primo calciatore a portarsi a casa il pallone della partita, trofeo che proprio a partire dalla stagione 2011-2012 viene assegnato a chi realizza tre o più gol in una partita.[48] Il 23 gennaio 2012 viene inserito nella miglior formazione del 2011 del Gran Galà del calcio AIC.[49] Nel complesso realizza 23 gol in campionato e 5 in Champions League.
Il 22 luglio 2010 è ufficializzato il suo passaggio dal Palermo al Napoli,[35] in cambio di € 17 milioni.[36] Il calciatore firma un contratto fino al 2015.
L’allenatore Walter Mazzarri lo schiera come terminale offensivo nel suo 3-4-2-1, ruolo a lui più congeniale,[25] con Marek Hamšík e lo stesso Lavezzi a supporto.[39] Esordisce in maglia azzurra il 19 agosto 2010, nell’andata dei play-off di Europa League contro gli svedesi dell’Elfsborg (2-0). Una settimana dopo firma i suoi primi gol con la maglia partenopea e in assoluto in una competizione europea.
All’esordio in Serie A con la nuova maglia realizza il gol del momentaneo 0-1 nella gara giocata in Toscana contro la Fiorentina, terminata poi 1-1.[42] Il 3 aprile 2011 supera lo storico record di Antonio Vojak (22 reti), che resisteva da settantotto anni,[43] grazie alla quarta tripletta stagionale, decisiva nel 4-3 casalingo ai danni della Lazio.
Il 14 settembre 2011 esordisce in Champions League segnando il gol del vantaggio nella prima partita della fase a gironi giocata in trasferta contro il Manchester City (1-1). Quattro giorni dopo trova i primi gol in campionato firmando una tripletta ai danni dei campioni in carica del Milan (3-1), ed è così il primo calciatore a portarsi a casa il pallone della partita, trofeo che proprio a partire dalla stagione 2011-2012 viene assegnato a chi realizza tre o più gol in una partita.
Il 20 maggio segna il gol che sblocca la finale di Coppa Italia contro la Juventus, poi vinta per 2-0 dal Napoli, ottenendo così il suo primo trofeo in Italia. In questa competizione realizza cinque reti, che gli valgono il titolo di capocannoniere del torneo.[51] Chiude la seconda stagione in azzurro con 48 presenze e 33 reti.[51]
Il 27 gennaio seguente, per il secondo anno consecutivo, viene inserito nella miglior formazione del 2012 del Gran Galà del calcio AIC[53] Chiude il campionato con 29 reti in 34 partite, diventando il secondo giocatore del Napoli, dopo Diego Armando Maradona, a vincere la classifica cannonieri del campionato di Serie A.