14.8 C
Napoli
sabato, Aprile 27, 2024
PUBBLICITÀ

Centro agroalimentare di Napoli a rischio chiusura, scatta la protesta: “Tutelare i posti di lavoro”

PUBBLICITÀ

«Abbiamo la responsabilità di oltre 2.500 famiglie. Siamo noi il motore economico del mercato e siamo preoccupati per il futuro delle nostre attività». Lo hanno dichiarato gli esponenti dei sindacati delle imprese Assomercati Campania New Group e Aican Fedagromercati Campania che hanno portato, ieri, in piazza Municipo a Napoli, sede del Comune, la preoccupazione dei grossisti per la situazione prefallimentare in cui versa da oltre sei anni il Caan, il Centro agroalimentare di Napoli, e per il «disagio subito per la mancata realizzazione delle rampe di accesso e uscita. Un’opera infrastrutturale assolutamente necessaria in una struttura che non ospita più un mercato cittadino ma un centro agroalimentare di rilevanza nazionale, la cui mancanza sta mettendo in ginocchio aziende pressate dalla concorrenza e da esigenze logistiche sempre crescenti».

Avvisati di non poter partecipare tutti, pronti a partire con 26 autocarri e una decina di auto, sono arrivati al Comune nel numero autorizzato dalla Digos, accompagnati dalle forze dell’ordine lungo tutto il tragitto e la permanenza a piazza Municipio. Una manifestazione che è risultata «pacifica e nel rispetto delle forze dell’ordine». In una nota stampa dello scorso 14 marzo Aican e Assomercati spiegavano, in dettaglio, che le imprese hanno espresso forte preoccupazione «per non avere alcuna garanzia di risoluzione del concordato» e temono, inoltre, «di aver perso ogni possibilità di ricambio generazionale» ricordando come «la delocalizzazione dal mercato pubblico cittadino in una società a partecipazione mista regolata dal diritto privato, che nasceva con un patto territoriale tra enti pubblici che non esiste più, ha contribuito solo ad un aumento dei costi 7 volte superiori a favore di locazioni che hanno sostituito le concessioni».

PUBBLICITÀ

Lamentata anche la perdita di ogni supporto pubblico, dalla vigilanza pubblica al direttore di mercato, dalla commissione comunale di mercato alla partecipazione dei privati nelle scelte di indirizzo. Le imprese rilevano, inoltre, che in termini commerciali il vecchio mercato cittadino si è trasformato in un centro agroalimentare di rilevanza nazionale, con volumi di merci e rapporti di import/export ed esigenze comunicative, formative e logistiche decisamente diverse.

Vista la crescita esponenziale del Caan, le imprese chiedono anche di «stare al passo con i tempi» esigendo «una riflessione su necessità di indirizzo e di adeguamento a logiche internazionali di settore in continua evoluzione». Ad accogliere sotto palazzo San Giacomo i rappresentanti sindacali, gli avvocati Ilaria Renna per Aican Fedagromercati Campania e Carmine d’Orazio per Assomercati Campania New Group, il consigliere Massimo Cilenti e lo staff del consigliere Antonio Bassolino, ai quali, concludono le sigle, «è stato consegnato un comunicato in cui, ringraziati la giunta e il presidente del Caan per il lavoro svolto sul concordato, si spiegano le preoccupazioni e i motivi della protesta chiedendo un confronto diretto con i sindacati delle imprese per dare risposte certe ai grossisti, ai soci acquirenti e soci fornitori produttori che usufruiscono del Centro agroalimentare».

PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Fassino denunciato per il furto di un profumo, l’accusa: “Lo aveva già fatto”

Già in passato Piero Fassino sarebbe stato riconosciuto come autore di un furto nel duty free del Terminal 1 dell'aeroporto...

Nella stessa categoria