Bottiglie di vetro lanciate contro i turisti a passeggio e lanciate dalle scale di via Salvatore Trinchese. E, senza alcun rispetto della storia – come in molti del resto – oggetti buttati all’interno delle mura greche, quelle del cosiddetto Cippo a Forcella in piazza Calenda. Commercianti e residenti denunciano le scorribande di alcuni giovanissimi del territorio, in alcuni casi neppure adolescenti, che non ancora ben sviluppato il senso di rispetto degli altri e delle altre persone.
La denuncia dei commercianti
L’ultima denuncia in ordine di tempo, nella serata di domenica. Un bambino ha lanciato un puffo, ossia un cuscino di solito utilizzato per sedersi su un divano o una poltrona, all’interno della cinta muraria greca dell’antica Neapolis. A denunciare il comportamento dei ragazzini è Antonio Raio, presidente dei commercianti di Forcella e titolare di una gelateria proprio in piazza Calenda dove si trova il teatro Trianon e il famoso Cippo a Forcella.
«Bambini di 12 anni, ma anche di 6 o 7 anni, tutti del territorio – afferma Raio – danno fastidio ai turisti lanciando contro di loro bottiglie e non solo. Il lancio avviene anche dalle scale di via Salvatore Trinchese. Il fenomeno va avanti oramai da tempo e non si arresta. Il lancio del puffo nel perimetro delle mura greche è soltanto l’ultimo esempio».
Raio aggiunge come questi ragazzini sarebbero gli stessi che scorrazzano con le moto da cross in diverse strade del centro storico compresa via Duomo, come proprio un articolo di InterNapoli.it raccontò mostrando alcune immagini.
La pulizia
Stamattina lo stesso presidente dei commercianti di Forcella Antonio Raio, insieme ai volontari di l’Altra Napoli Onlus e lavoratori del Teatro Trianon che hanno adottato la piazza, si sono adoperati per rimuovere e ripulire il Cippo a Forcella, spesso sporcata da bottiglie di vetro vuote e altra spazzatura devastando una storicità millenaria.
«Occorrono maggiori controlli e un aumento del senso civico in un quartiere dove oramai i turisti passano di continuo. Le autorità competenti si adoperino per presidiare meglio la zona» conclude Raio.
