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venerdì, Aprile 26, 2024
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Divenne fantasma per amore di Marco Di Lauro: la storia di Ciretta Marino

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Ciretta e Marco Di Lauro provarono a vivere una vita normale durante la lunga latitanza del boss. Quando F4 fu arrestato la ragazza, che per tanti anni è stata al suo fianco, chiese addirittura scusa agli abitanti di via Emilio Scaglione per le bugie dette. Per tanto tempo, infatti, si è fatta chiamare dai vicini di casa col nome fittizio di Annamaria. Ma in realtà lei era la donna del boss della camorra cercato da ben 14 anni. Le rarissime uscite dei due avvenivano la mattina per celare quella relazione fuori dal comune.

TAMBURRINO PARLA DI CIRETTA MARINO

Ma quella giovane donna semplice ed anonima, secondo il pentito Salvatore Tamburrino, in realtà non era solo la donna dell’ex irreperibile dei Milionari, bensì era anche la sua ‘ambasciatrice’. Infatti nei verbali resi al magistrato della DDA, dott. Maurizio De Marco, il collaboratore di giustizia ricostruì anche il ruolo di Ciretta nella latitanza della primula rossa di Scampia: “Marco mi chiese di curarmi della sua latitanza. Io dissi che per me era un compito difficile e sapevo di avere gli occhi addosso e problemi a trovare appoggi e case. Marco a quel punto, mi condusse a casa sua, dove poi è stato arrestato, nel 2013 o 2014. Non so dire chi gli avesse procurato questa casa. Ciretta stava già con lui, portava i pizzini di Marco, in cui indicava dove e quando ci saremmo visti“. Queste le dichiarazioni di Tamburrino che, dunque, chiama in causa anche la ragazza di F4. Precisiamo che Ciretta venne indagata a piede libero per favoreggiamento alla latitanza, ma sul cui capo non pende nessuna ordinanza di custodia.

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IL GIORNO DELL’ARRESTO DI MARCO DI LAURO

Chiese scusa, prima di lasciare l’abitazione, Cira Marino, la compagna «storica» di Marco Di Lauro, il boss dell’omonimo clan di Secondigliano fondato dal padre Paolo. Dopo l’arresto di F4, la 29enne, che per tutti quegli anni fece la vita del latitante, come il suo uomo, chiese venia ai suoi vicini, gli inquilini dell’edificio di via Emilio Scaglione, nel quartiere Chiaiano-Piscinola di Napoli, per essersi sempre fatta chiamare Annamaria. Una bugia necessaria per tutelare Marco, in fuga dalla giustizia da ben 14 anni. Poi, prese le sue cose, e andò via.

pensate ai miei gatti''. le ultime parole da latitante di marco di lauro -  la fuga e la cattura - Cronache

Prima di lasciare il loro ultimo rifugio, quel 2 marzo del 20109, i due lasciarono andare in un ultimo abbraccio. Lei, in vestaglia rosa, avvicinò al suo uomo e si coprì il volto per non far trasparire le lacrime e la commozione. Lui la strinse a sé, in segno di fedeltà e ringraziamento per averlo seguito in questa sua lunga latitanza.

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