E’ un duro colpo quello inferto la scorsa settimana a tredici esponenti del clan Notturno, gruppo orbitante a Scampia nella zona del lotto T/A e T/B, nell’area del cosiddetto Chalet Bakù. Tra gli arrestati gli elementi apicali della cosca tra cui i fratelli Costantino, Patrizio, Giovanni ed Umberto Raia e Mario Pesce detto ‘o maresciall e indicato come un esponente chiave della mala di Aversa. Le indagini sono partite dal periodo immediatamente successivo all’omicidio del giovane ras Nicola Notturno, figlio del boss Raffaele avvenuto nel settembre del 2017 e hanno permesso di ricostruire tutta la filiera del malaffare del gruppo di Scampia e la gestione della cosca nelle mani proprio dei fratelli Raia indicati come fedelissimi proprio del vecchio boss Gennaro Notturno poi pentitosi.
Il ‘nuovo corso’ della cosca sarebbe stato agevolato proprio dai cambiamenti verificatisi dopo la morte del giovane Nicola con i Raia e i fratelli Luigi e Carmine Ruffo che avrebbero via via preso in mano le redini della cosca agevolati anche dai rapporti di quest’ultimi con soggetti vicini agli Amato-Pagano che in passato condividevano proprio con i Notturno l’appartenenza al fronte scissionista. Gli stessi fratelli Raia in passato hanno avuto un ruolo di primo piano durante la Terza faida quando i gruppi di Scampia (i Notturno appunto e gli Abete-Abbinante) si contendevano le piazze dell’area nord insieme alla Vanella Grassi federata ai Marino e ai Leonardi.