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mercoledì, Maggio 1, 2024
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Colpo alla camorra campana, confisca di beni per 3 milioni di euro all’imprenditore del clan

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Sequestro di beni ai danni di un imprenditore pregiudicato operante nel settore delle onoranze funebri, affiliato allo storico clan camorristico Marandino. Il clan Marandino sarebbe ancora attivo a Capaccio-Paestum e in altri Comuni della Piana del Sele.

La Sezione Operativa della DIA di Salerno ha eseguito il provvedimento emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione Patrimoniali della Corte di Appello di Salerno nei confronti di S.R.. Un sequestro per il valore di circa 3 milioni di euro. Due società, un vasto complesso immobiliare, auto di lusso, rapporti bancari, tutti beni riconducibili all’imprenditore e a terzi coinvolti. Le indagini condotte dalla Squadra Mobile della Questura di Salerno nel 2014 avevano condotto all’arresto di S.R. e dei vertici del clan Marandino, perchè ritenuti complici in associazione di tipo mafioso dedita alle estorsioni.

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Il Tribunale di Salerno aveva indicato importanti responsabilità a carico dell’uomo, sia nell’associazione mafiosa, sia nel tentativo di estorsione da egli perpetrato nei confronti di un imprenditore locale. Anche quest’ultimo è titolare di una ditta di onoranze funebri, settore in cui il clan Marandino aveva deciso di investire. L’obiettivo era assicurarsi il monopolio di Agropoli e Capaccio-Paestum. Per questi fatti, S.R. è stato condannato in primo grado, con pena ridotta in Appello e confermata dalla Cassazione, per associazione di tipo mafioso e tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso.

Rispetto al decreto di sequestro era stato presentato ricorso in Appello. Al termine dell’udienza camerale, la Sezione delle Misure di Prevenzione della Corte di Appello di Salerno ha emesso il provvedimento patrimoniale odierno. Ha disposto dunque il sequestro della villa di proprietà del detenuto ubicata a Capaccio-Paestum. L’immobile ha un valore di 800mila euro. L’imprenditore ha dovuto restituire alla moglie le partecipazioni societarie nella ditta di onoranze funebri con sede a Capaccio-Paestum. Tutti i beni confiscati sono ora a disposizione dell’amministratore giudiziario, nominato dall’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la Destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata.

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