Si chiama Eris, ed è una delle ultime varianti Covid negli ultimi tempi più diffusa nel mondo e che sembra avere una maggiore capacità di infettare i polmoni.
La nuova variante Covid
Secondo lo studio condotto dall’università di Tokyo rilevato in esperimenti su criceti la variante sembra avere una maggiore capacità di infettare i polmoni. Anche se non ci sono ancora dati definitivi sul tipo di sintomi di Eris, i medici riferiscono di sintomi per lo più lievi o comuni del Covid, simili a quelli della precedente sottovariante Omicron.
I sintomi sarebbero principalmente : disturbi delle vie respiratorie superiori, come mal di gola, tosse secca, congestione e naso che cola, mal di testa, voce rauca, dolori muscolari e articolari. Il virus colpisce ancora principalmente il sistema respiratorio ma, poiché il virus è mutato nel corso della pandemia, alcuni sintomi sono diventati più comuni e altri meno. Quando il Covid è emerso nel 2020, la perdita del gusto e dell’olfatto era un sintomo comune, ora no. Anche i sintomi gastrointestinali come nausea, vomito e diarrea sembrano essere diventati meno comuni col passare del tempo.
Il vaccino da Ottobre
L’aumento dei contagi e i dati sulle varianti hanno riacceso l’attenzione sull’importanza della vaccinazione. L’Ema nei giorni scorsi ha dato il primo via libera al vaccino aggiornato a XBB.1.5 di Pfizer e BioNTech. Secondo le aziende che lo hanno prodotto, il siero protegge dalle varianti XBB, compresa Eris che discende da XBB.1.9.2. Il vaccino, atteso per ottobre, sarà raccomandato alle persone anziane e con elevata fragilità, alle donne in gravidanza e agli operatori sanitari.