17.9 C
Napoli
sabato, Aprile 27, 2024
PUBBLICITÀ

Cugino del boss ucciso a Barra, chi è il pentito che punta il dito contro gli Amato-Pagano

PUBBLICITÀ

Un omicidio eccellente. Ad essere colpito mortalmente infatti su Corso Sirena a Barra nel giugno del 2012 è infatti un esponente di assoluto rilievo della mala di Scampia e precisamente degli Abete-Abbinante. Ciro Abrunzo ‘o cines era infatti non solo cugino del boss Arcangelo Abete ma anche uno dei colonnelli di punta del gruppo. Per il suo omicidio e quello di Franco Gaiola gli uomini della squadra mobile (dirigente Alfredo Fabbrocini) hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Napoli, nei confronti di Mario Riccio, Francesco Paolo Russo, Franco Bottino e Sabato Palumbo. L’azione delittuosa sarebbe maturata nell’ambito della terza faida di camorra scaturita negli anni 2010 – 2012 per il controllo del traffico di sostanze stupefacenti a Scampia, Mugnano e Melito. Eppure c’era già aveva parlato di quel delitto come anticipato in un precedente articolo da Internapoli (leggi qui l’articolo).

Le dichiarazioni del pentito Cerrato: fu il primo ad indicare il nome del presunto killer tra gli Amato-Pagano

A parlare del ‘cinese’ per primo è stato Carmine Cerrato ‘Tekendò’ che ha puntato il dito contro Franco Bottino conosciuto negli ambienti criminali come Mustafà: fedelissimo di Mariano Riccio viene descritto come «componente del gruppo di fuoco». Sia Carmine Cerrato che Rosario Guarino, detto “Joe banana”, hanno comunque parlato di Franco Bottino come uno dei due (l’altro secondo i pentiti sarebbe stato Francesco Paolo Russo) autori dell’omicidio del ras.  «Mustafà – ha messo a verbale Carmine Cerrato – è entrato nel clan nel 2009, quando Cesare (Pagano,ndr) era latitante, si colloca da subito a Mugnano, accanto al D’Andò nel settore delle estorsioni. Durante la prima fase della faida,quando il clan Amato-Pagano per-se Mugnano, “Mustafà” si rifugia a Melito, divenendo un killer a fianco mio e di “Mariano” e infatti partecipa all’omicidio Abrunzo del 21 giugno 2012. Che io sappia non ha partecipato ad altri omicidi». Secondo gli investigatori più esperti di fatti dell’area nord quel delitto fu un avvertimento al boss Arcangelo Abete imparentato proprio con Abrunzo nonchè un messaggio chiaro ai vertici del gruppo in guerra con i melitesi.

PUBBLICITÀ
PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Rischia di annegare in piscina a Ischia, bimba salvata in extremis da bagnino e personale medico

Oggi pomeriggio i carabinieri della stazione di Casamicciola terme sono intervenuti all’interno di un parco termale dove per cause...

Nella stessa categoria