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mercoledì, Maggio 1, 2024
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Cuore, lotta e un briciolo di “cazzimma”: così il Napoli ha espugnato Bergamo nella prima del “Mazzarri-bis”

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E’ stata solo la prima partita, sia chiaro. Ma non si può negare che il Napoli visto ieri sera a Bergamo, nella vittoriosa trasferta contro l’Atalanta, abbia quantomeno iniziato ad innescare quel fenomeno di reazione, emotività e anche quel filo di “cazzimma” che, nelle ultime uscite con Garcia, erano mancati. Troppo.

Buona la prima per Mazzarri, 1-2 all’Atalanta che vale una boccata d’ossigeno in vista dei prossimi tre big match

Quello visto ieri sera a Bergamo è stato, si può dire, un accenno del Napoli lasciato quasi 6 mesi fa, in quel campionato culminato con la vittoria del terzo Scudetto. Una squadra capace di lottare, soffrire, reagire e pungere al momento giusto, brava e lucida nel saper sfruttare gli errori avversari. Anche in questo caso possiamo dire di aver assistito a “due Napoli”: un primo tempo in cui gli azzurri hanno tenuto il pallino del gioco per tutti i 45 minuti, culminati con un gol (annullato per un fuorigioco quasi invisibile all’occhio umano) di Rrahmani e, pochi minuti dopo, un gol di testa di Kvaratskhelia su assist di Di Lorenzo, arrivato dopo un’azione analoga a quella che avrebbe condotto al primo vantaggio firmato dal difensore kosovaro. Un Napoli, quello dei primi 45 minuti, quasi ‘Spallettiano’.

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Aggressione alta, Lobotka perno fisso in mezzo al centrocampo e fulcro del gioco del Napoli, reparti compatti e un raddoppio sfiorato più volte. Poi, nel secondo tempo, il calo, prevedibile dopo una prima frazione giocata a ritmi così elevati: l’infortunio di Olivera (nelle prossime ore l’esito degli esami al ginocchio) costringe Mazzarri a schierare Juan Jesus nella posizione di terzino sinistro, essendo assente anche Mario Rui, quindi linea difensiva abbassata e controffensiva orobica che ne approfitta e prende in mano il pallino del gioco. Arriva quindi il pareggio firmato Lookman e, dopo un raddoppio sfiorato più volte, il gol del 2-1 firmato Pasalic, pure annullato per precedente posizione di fuorigioco di Koopmeiners.

Ma proprio nel momento di massima sofferenza, caratteristica principale di ogni squadra mazzarriana, il lampo, improvviso: Osimhen sfrutta un rinvio malconcio del portiere atalantino Carnesecchi e serve Elmas che, di rapina, fissa il risultato sull’1-2. Partita decisa quindi dai subentranti e cambi azzeccati, oseremmo dire.

Primo scontro diretto vinto in campionato e testa alta per il prosieguo del tour de force

Una vittoria, quella di ieri sera al Gewiss Stadium, che vuol dire anche primo scontro diretto vinto in questo campionato dopo le sconfitte con Lazio e Fiorentina e il pareggio col Milan. Una vittoria che è soltanto la prima, sia chiaro, ma che sicuramente darà una boccata d’ossigeno ad una squadra che Rudi Garcia aveva lasciato in maniera spaesata, tramortita e spenta, in vista del prosieguo del tour de force. Ora si susseguiranno infatti, in ordine di tempo, Real Madrid, Inter, Juventus e Braga: una vittoria, questa, che alzerà il morale alla squadra e che magari darà modo di pensare, ai prossimi avversari, di avere a che fare con i Campioni d’Italia. E finalmente, anche.

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