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Cupa Perillo, vergogna continua:«Qui nessuna bonifica»

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Nessuna reale bonifica dell’area ad oramai un anno dal devastante rogo che costrinse alla fuga centinaia di abitanti rom. In via Cupa Perillo a Scampia, territorio dove il 27 agosto 2017 bruciò buona parte dell’accampamento dei cittadini originari dell’Est, continua ad essere una bomba ecologica pericolosa per i residenti e gli stessi abitanti dell’insediamento sorto trent’anni fa. Sembrano non aver insegnato nulla né gli anni di abbandono ed incendio di rifiuti senza soluzione di continuità né le scene apocalittiche del campo che veniva inghiottito dalle fiamme (le cui cause sono ancora da accertare). La zona attorno al campo rom, che peraltro fu destinatario a luglio 2017 di un dispositivo di sequestro preventivo e di sgombero da parte della Procura di Napoli previsto per il settembre dello stesso anno che l’incendio di fatto accelerò deviando il percorso giudiziario intrapreso, è una perenne discarica a cielo aperto ancora oggi. Al netto della copertura delle fumarole di quel rogo e di qualche straordinaria azione di pulizia, si rimane nell’oblio della mancanza di salubrità che i dati Arpac confermarono soprattutto nei giorni successivi all’incendio, quando furono distrutti anche parte dei mezzi Asìa del deposito posto a pochi metri di distanza. Materiale di risulta, ingombranti, pezzi di mobilia e scarti di materiale sono ancora ben visibili rendendo il posto invivibile. A cadenza regolare, questi rifiuti vengono dati alle fiamme rendendo l’aria irrespirabile, mefitica.

A lanciare l’allarme sulle condizioni del posto è anche il Comitato Abitare Cupa Perillo, al fianco della popolazione nomade e delle loro istanze. La «situazione dei rifiuti a ridosso delle baracche è grave. Gli stessi abitanti, preoccupati per la propria salute e per le condizioni ambientali di tutta l’area, denunciano lo stato dei luoghi. L’Assessorato all’Ambiente del Comune di Napoli (retto dal vicesindaco Raffaele Del Giudice ndr.), durante i numerosi tavoli di incontro avuti nel corso del 2017 e del 2018 con il Comitato avevano rassicurato gli abitanti dell’area e la cittadinanza tutta, circa una tempistica di inizio della bonifica sempre vaga ma sempre, a parole, imminente, grazie al parere favorevole della Regione Campania anche in merito allo stanziamento di fondi per la bonifica stessa». Proprio Palazzo Santa Lucia è coinvolta nell’azione di bonifica da effettuare, innanzitutto per questioni legate ai fondi da mettere a disposizione anche per consentire la contestuale apertura degli svincoli dell’Asse Perimetrale che insistono proprio nei pressi del campo rom.

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Il prossimo 10 settembre a tal proposito, è previsto in via Cupa Perillo un sopralluogo. A richiederlo, l’VIII Municipalità del presidente Apostolos Paipais. Nella missiva, indirizzata all’amministrazione comunale, regionale, Prefettura di Napoli, il distretto Asl 28 che è competente territorialmente e la Polizia Municipale, la giunta municipale fa leva sulle precarie condizioni igienico-sanitarie continuano ad esistere per la presenza di rifiuti di ogni genere, compreso ingombranti’’.

Intanto, nell’auditorium Fabrizio De Andrè di viale della Resistenza dove trovarono rifugio decine di rom che ebbero gli alloggi bruciati dal rogo, restano ancora 3 famiglie. Sono quelle che, al contrario delle altre 6 in regola con i documenti, non hanno usufruito del contributo di 5000 euro messo a disposizione dall’Assessorato al Welfare del Comune di Napoli per attivarsi autonomamente in cerca di un nuovo alloggio. Dovendo ancora definire la propria posizione documentale, il Comune si è attivato per trasferire 7 persone, bambini compresi, almeno per un periodo, al centro di accoglienza e Supporto Territoriale Grazia Deledda di Soccavo. Soluzione per il momento rifiutata perché, è la loro posizione, andare nel quartiere nella zona occidentale di Napoli significherebbe un cambiamento drastico delle proprie abitudini rispetto a quelle consuete costruite negli anni di permanenza a Scampia. Lo sgombero completo sarebbe dovuto avvenire lo scorso 7 agosto, cosa nei fatti non avvenuta. «L’auditorium va al più presto restituito alla cittadinanza per lo svolgimento delle attività per cui è sorto afferma il vicepresidente dell’VIII Municipalità Salvatore Passaro – È nostra intenzione tenere proprio all’auditorium l’inaugurazione del nuovo anno scolastico. Ecco perché, viste anche le lungaggini burocratiche, abbiamo deciso di tenere un ulteriore sopralluogo il prossimo 10 settembre per avere la piena visione dei luoghi, compresi quelli dell’area attorno al campo rom dove ancora oggi gli svincoli dell’Asse Perimetrale restano chiusi e si continua a gettare spazzatura».

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