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sabato, Aprile 27, 2024
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Disastro ambientale nel Nolano, dopo l’incendio arriva il bilancio delle autorità

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L’Asl di Marigliano ha stilato il primo bilancio in seguito allo spaventoso incendio di San Vitaliano. Un bilancio diffuso dall’Arpac al fine di tranquillizzare i residente dei Comuni limitrofi.

“A seguito dell’incendio sviluppatosi a partire dalle ore 14.30 del 1 luglio 2018 presso la ditta Ambiente S.p.A. in via Ponte delle Tavole, 31 in S. Vitaliano (NA), con richiesta telefonica del Centro Operativo della Prefettura di Napoli, ARPAC ha predisposto un sopralluogo con personale in reperibilità del Dipartimento di Napoli, congiuntamente a rappresentanti di: Ministero dell’Ambiente, Carabinieri di Castello di Cisterna, VV. FF. Nucleo NCBR di Caserta, Carabinieri NOE di Napoli, Comune di S. Vitaliano, ASL Napoli 3 UOPC di Nola, Ditta Ambiente S.p.A..

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L’incendio ha interessato un’area di circa 5000 mq destinata allo stoccaggio di balle di materiali plastici, carta e legno già trattati. Il sito interessato dall’incendio si trova nella piana dell’agro acerrano-nolano, nel territorio del comune di S. Vitaliano e tra i comuni di Nola e Marigliano. La zona è coperta dalla rete regionale di monitoraggio della qualità dell’aria e in particolare sono presenti le seguenti centraline fisse di monitoraggio:

  1. Vitaliano Scuola Marconi: a 800 m in direzione S rispetto al sito dell’incendio

 Acerra Scuola Caporale: a 9,5 km in direzione WNW

Acerra Zona Industriale: a 8,5 km in direzione NW

 Pomigliano d’Arco area ASI: a 8 km in direzione W

  1. Felice a Cancello: a 8 km in direzione NNW

Sono inoltre presenti due centraline della rete aggiuntiva STIR, una presso l’impianto di Tufino a 8,5 km in direzione ENE rispetto al sito dell’incendio e l’altra ad Acerra Scuola Capasso a circa 10 km in direzione WNW.

I dati rilevati dalla strumentazione installata nelle suddette centraline riguardano, tra l’altro, le concentrazioni medie orarie di ossidi di azoto, monossido di carbonio, benzene e ozono per il giorno 1 e parte del giorno 2 luglio. Sono inoltre disponibili medie giornaliere dei parametri PM10 e PM2,5 per il giorno 1 luglio.

Le concentrazioni medie orarie rilevate dalle centraline di S. Felice a Cancello, Acerra, Pomigliano e S. Vitaliano ,  aggiornate al 2 luglio alle ore 12, mostrano un incremento delle concentrazioni di NO2 – seppur ampiamente al di sotto delle soglie normative – negli intervalli orari 18.00-24.00 del 1° luglio e 3.00-6.00 del 2 luglio. Analogo comportamento si osserva per l’NO seppur con andamento meno marcato e soprattutto nella fascia oraria 3.00-6.00 del 2 luglio.

Tale andamento può essere dovuto alla variazione delle condizioni meteo ambientali della zona. Infatti, in coerenza con l’andamento tipico stagionale del PBL , nelle ore pomeridiane del 1 luglio lo strato stabile era a quote dell’ordine di 800-1000 m. Ciò ha comportato una notevole dispersione degli inquinanti in quota, con effetti limitati al suolo . Successivamente, a partire dalle prime ore del giorno 2, anche a causa dell’abbassamento della quota del PBL, si è verificato un fenomeno di accumulo delle sostanze inquinanti a quote più basse, con conseguente incremento delle concentrazioni misurate dalla strumentazione al suolo.

Per quanto riguarda le concentrazioni di ozono, si osserva per la centralina di S. Vitaliano una flessione del tipico andamento intorno alle 15.00, probabilmente dovuta ad un minore irraggiamento solare per la copertura della nube sprigionata dall’incendio. Con riferimento al benzene, inoltre, le concentrazioni osservate mostrano andamento pressoché stabile durante le 24 ore del giorno 1 luglio – con l’eccezione di un picco orario di 3 g/m3 alle ore 22 per S. Vitaliano – a conferma del limitato impatto di fonti locali di emissione e della prevalenza dei meccanismi meteo climatici sulla dispersione degli inquinanti. Anche per questo inquinante si osserva una tendenza all’incremento delle concentrazioni nelle prime ore del 2 luglio, con due significativi picchi orari di circa 10 g/m3 alle h. 9.00 e 10.00 nella stazione di S. Vitaliano – probabilmente dovuti a fenomeni di diffusione dell’inquinante dal sito dell’incendio verso la zonain cui è installata la centralina.

Tuttavia, già a partire dalle ore 11.00 le concentrazioni sono tornate ai livelli usualmente misurati. Non si registrano particolari situazioni anomale, invece, per il monossido di carbonio le cui concentrazioni si mantengono entro i valori tipicamente registrati e ampiamente al di sotto delle soglie normative vigenti. Analoghe considerazioni possono essere estese ai dati rilevati dalle centraline della rete aggiuntiva STIR, Tufino e Acerra Caporale, che confermano la situazione osservata nell’area in esame. Con riferimento alle polveri sottili, non sono stati registrati superamenti del valore limite giornaliero nell’area per il giorno 1 luglio. Le concentrazioni medie giornaliere di PM10  sono maggiori nelle centraline di S.Vitaliano e Pomigliano, mentre quelle di PM2,5 sono coerenti con i livelli usualmente osservati in questo periodo dell’anno ad eccezione della stazione di Tufino, per la quale non si esclude un parziale impatto del trasporto di materiale combusto aerodisperso”.

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