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sabato, Aprile 27, 2024
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Duplice omicidio a Marano. Le lacrime del killer:«Che hanno combinato a papà e a fratm»

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Il dolore che corre al telefono. C’è questo in una intercettazione tra Emanuele Esposito e Antonio Genidoni nei giorni successivi al duplice omicidio Vastarella-Vigna: «Adesso li devo sterminare tutti con le bombe. Anche i bambini di cinque anni. Gli uccido i figli e i bambini. Meglio che se li tengono a casa». È il 7 maggio del 2016, alle ore 13 due killer entrano in un’officina a Marano di Napoli e fanno fuoco. Muoiono Giuseppe e Filippo Esposito, padre e figlio. Poco dopo l’agguato arriva un sms ad Antonio Genidoni, boss del quartiere Sanità di Napoli. Era a Milano agli arresti domiciliari: lo avvertono di quanto è acccaduto poco prima a Marano.Quel duplice omicidio è la vendetta trasversale per quanto avvenuto il 22 aprile ed organizzato da Genidoni e da Emanuele Esposito, figlio e fratello delle due vittime innocenti. In casa c’è una microspia piazzata dalla squadra mobile di Napoli e gli investigatori ascoltano tutto in diretta. Esposito si dispera, si prende a schiaffi, distrugge delle suppellettili, Antonio Genidoni prova a calmarlo ed entrambi meditano la vendetta:

«Gli metto le bombe e li ammazzo tutti. Adesso devo prendere l’ergastolo». Il boss Genidoni si preoccupa:«Devo solo stare attento a non finire il galera perché sennò adesso è la fine». Il giorno do-po il blitz della Squadra Mobile coordinato dalla Dda di Napoli.

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Antonio: «Maggià organizzà o Gi… devo scendere a Napoli».

Emanuele continua a piangere ed ad imprecare. Dice: «Emanuele …incomp…. schiattare la capa».

Antonio: «Mo è schiattamm acap pur a lor, mo e pigliamm (colpiamo) a tutti quanti, uomini creature, femmine».

Emanuele: «Incomp, carcerato ..mi devi morire tu… mo piglio le bombe è gliele butto nelle case sull’anima di Ciro… devo andare solo in galera mo! Mo prendo le bombe è gli uccido le creature ..incomp… sull’anima di Ciro…è inutile che piango ..non ci sta niente da fare».

Antonio: «Mo scendo pure io».

Gino: «Dove vai?».

Emanuele: «Mo amma accirer tutta …incomp.. li dobbiamo sterminare tutta la famiglia….le bombe… devo buttare le bombe mo’! le bombe …non …in-comp… le pistole ora!».

Antonio: «Io non ho mai visto, sull’anima di mio fratello, come fanno la malavita questa gente, non l’ho mai visto in vita mia ..le pagano pure a sta gente le pagano pure».Emanuele: «Mo scennimm pur nui».

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