Assolto. Per la seconda volta. Questa la decisione presa ieri dalla Corte d’Appello di Napoli (IV sezione) per il boss Arcangelo Abete in relazione al duplice omicidio di Giuseppe Ferrara e Giuseppe Parisi, delitti avvenuti in via Abate Desiderio al Rione Berlingieri nell’aprile 2011. In primo grado Abete, grazie all’abile strategia difensiva del suo legale Luigi Ferro, aveva già incassato l’assoluzione. Stesso risultato stabilito ieri con i giudici che hanno respinto l’appello della Procura che chiedeva per Abete l’ergastolo.
Male è andata invece per Rosario Guarino che, nonostante lo status di collaboratore di giustizia, ha incassato 18 anni. Per quel delitto sono stati invece già condannati Antonio Mennetta, all’epoca reggente della Vanella Grassi, e suo cugino Fabio Magnetti. All’epoca Parisi e Ferrara erano i referenti degli Amato-Pagano al Berlingieri.
Il loro delitto sancì la fine della grande alleanza nata dopo la prima faida dando l’avvio ad una nuova faida. Il legale di Abete, indicato dalla Procura come mandante, ha invece sottolineato come quel duplice omicidio fosse in realtà già stato pianificato dalla Vanella e che Abete ne sia giunto a conoscenza solo successivamente.
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