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venerdì, Aprile 26, 2024
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«Erano diversi», il pentito parla della divisione tra clan a Miano

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Era un gruppo a sè che non prendeva ordini direttamente da Carlo Lo Russo. Così è nato il gruppo di ‘Abbasc Miano’ ribattezzato Balzano-D’Errico-Scarpellini dal nome dei tre giovani ras che ne tenevano le fila. Cosca nella cosca la cui area di influenza era il ‘centro storico’ di Miano, la cosiddetta ‘Miano di sotto’.  Dieci giorni fa circa sono stati invece arrestate cinque persone tra cui il suocero di Balzano e il padre di Scarpellini (leggi qui l’articolo di Internapoli). A svelare per primo questa spaccatura tra gruppi di Miano è stato però Mariano Torre. Ha spiegato come la paranza di ‘quelli di sotto’ facesse squadra a sè: «Consideravamo il gruppo di abbasc Miano come un gruppo a sè. C’era da parte nostra un po’ di diffidenza perchè era un gruppo diciamo autonomo, non davano conto a Carlo, a noi di ngopp o rion. Era un gruppo che si metteva sopra quella casa e non si muoveva».

La discussione tra ras di Miano

Non mancavano i contrasti come la discussione che il gruppo di Carlo Lo Russo ebbe con Gianluca D’Errico:«Avemmo una discussione per una mesata che percepiva il padre di Luciano Pompeo. Voglio capire dissi io, date 1500 euro al padre di Luciano ma per quale motivo deve prendere questi soldi?». Torre spiega che di questo gruppo facevano parte anche Luigi Mango e Alessio Sepe spiegando che le piazze di quella zona erano affidate alla loro gestione.
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