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giovedì, Maggio 2, 2024
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Estorsione non pagata, la vendetta del boss: “Bloccate i camion della Bartolini”

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Geastire un clan direttamente dal carcere? Possibile secondo l’ordinanza della Dda di Napoli che  ha disposto undici misure di custodia cautelare, anche se per alcuni di questi si tratta di ‘manette bis’, visto che era già detenuto per altri reati. E’ il caso di Michele Onorato e suo figlio Silverio che dalle case circondariali di Frosinone e Secondigliano, grazie ai telefonini introdotti in carcere, erano continuamente in contatto, impartendo anche ordini all’esterno con sconvolgelte continuità. Nel corso di una conversazione intercettata tra Michele Onorato ed il fedelissimo Salvatore Scotognella, O’ Pimuntese riferisce al Talebano che quest’ultimo dovrà incontrare un soggettoindicato come “il calabrese giù ai cantieri”, ovvero uno dei gestori della filiale della “Bartolini” di Castellammare di Stabia.

Bartolini, la quota estorsiva inclusa nel costo del fitto

Onorato, infatti, specifica a Scotognella che da anni i titolari della suddetta attività imprenditoriale pagano una tangente estorsiva che è compresa nell’affitto che corrispondono ai titolari dei capannoni dove ha sede operativa la società “Bartolini”, ovvero la famiglia Polese, proprietaria anche del “Grand Hotel La Sonrisa”. Scotognella, quindi, dovrà parlare con “Sabatino” e “Ciro” (Polese Sabato e Polese Ciro), i quali saranno loro a dover corrispondere la somma di danaro a titolo estorsivo, come poi effettivamente avverrà.

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Il 6 settembre 2023 Michele Onorato il figlio Silverio, rinchiusi rispettivamente nel carcere di Frosinone ed in quello di Secondigliano, a telfono discutono della visita che Scotognella Salvatore dovrà fare al ristorante “La Sonrisa”. Silverio riferisce al padre che proverà poi a contattarlo per avere riscontro, con Michele che si mostra determinato ad avere la somma a titolo estorsivo, senza aspettare dicembre, come invece chideva Sabatino Polese.

 

Tirato in ballo anche il defunto Boss delle Cerimonie

Il 10 settembre Michele Onorato spiega a Scotognella Salvatore cosa dire a Ciro Polese, figlio di Sabatino, nel momento in cui gli avanzerà la richiesta estorsiva. In particolare, Scotognella dovrà spiegare che in passato Onorato riceveva direttamente la somma dal titolare della Bartolini, con l’intermediazione in qualche caso del defunto Antonio Polese (noto come Boss delle Cerimonie), in quanto la somma dovuta a titolo estorsivo era comprensiva nell’affìtto pagato ai Polese, come si evince dal contenuto delle conversazioni sopra riportate. Si evince anche che Onorato aveva una notevole confidenza, sia con la famiglia Polese, che con il titolare del centro della Bartolini, per cui il detenuto chiede a Scotognella di rappresentare a Ciro Polese che dovranno pagare l’estorsione. Di seguito lo stralcio di interesse della conversazione richiamata

 

Salvatore: che ti volevo dire ieri .sera mi stavate spiegando ilfatto
Michele: eh
Salvatore: come gli dovevo dire e cose!…
Michele: allora se Sabatino (Polese, ndr) sta in ospedale, parli con ilfiglio con Ciruzzo (Polese, ndr)
Salvatore: ok
Michele: Ciro si chiama, tu quando vai là, pure quando non ci sta, gli dici, chiamami.,..quando entri ci
sta il bancone
Salvatore: incomp…quando entro…a chi dico di chiamare, mi chiamano… a chi dico io, capito!
Michele: si, si, chiami e dici: « chiamatemi a Ciruzzo a Ciro» quello è il figlio di Sabatino e glielo
dici, dici: « Ciruzzo dici …ilfiatto dei camion là, il coso dei camion»
Salvatore: incomp… ho capito già
Michele: gli devi dire “a dicembre ”, digli “anticipa adesso che le cose ha detto zio Michele le cose non
vanno bene le cose, dice (Onorato, ndr) facciamo un sacrifìcioper uno e vediamo di anticipare
queste cose ”, gli dici “mi dispiace che ilpadre non sta bene ”, hai capito
Salvatore: uh
Michele: e cose, perchè glielo dici, poi glielo dici “perchè vedi quello zio Michele parlava con il Calabrese il padrone e cose… c’era qualche problema veniva chiamato e
quello subito veniva”, digli con l’amicizia che ci sta, la stima che ci sta…incomp…non può
arrivare a chiamare un’altra volta il calabrese per farlo venire qui….perchè sembra brutto
hai capito
Salvatore: eh
Michele: gli dicisembra brutto, vedi, penso che così non cisia bisogno di chiamarlo hai capito, diciamo, perchè neancheperfarlo venire con l’aereo dalla Sicilia, perchè quello sta in Calabria oppure a Milano, quando, quando lo chiamavano che io stavo io fuori, quello stava a Milano e doveva andare in Calabria prendeva l’aereo e si fermava a Napoli, hai capito ci mettemmo sopra allo studio suo dentro dove tiene i camion, andammo sopra, fece una festa, hai capito e dissi che io glieli do tutti i mesi che poi all’epoca c’era don Antonio parlavo con don Antonio.

Salvatore: ah!

Michele: hai capito perchè diciamo parlavo con questo, lui parlava con don Antonio…aspetta che mi stanno chiamando fuori…hai capito, diciamo ….(Michele parla con un altro detenuto) …hai capito io penso che a Ciruzzo lo trovi sempre dalla mattina alla sera, perchè Ciruzzo e quello che dirige come ti devo dire
Salvatore: noi, noi …ho capito non e che
Michele: tipo un direttore che dirige lui li dentro le cose a Ciruzzo lo vedevo sempre quello poi abita li dietro!…se non ci sta, quelli lo chiamano subito, anche Sabatino sta di casa la pero se il padre sta in ospedale, tu poi glielo dici…io ho parlato con tuo padre la volta scorsa prima….incomp…hai capito
Salvatore: va bene
Michele: e vediamo un poco come si devono mettere le cose che qui le cose non stanno proprio bene Salvatore: no, ma poi sono un paio dì mesi quindi ce lì può…incomp…
Michele: no, gli dici anticipa hai capito, digli « ho capito che prima era tre volte l’anno»
digli “adesso hai fatto una volta l’anno” digli “adesso ci servono” dacceli… anticipali
e poi ci vediamo a Natale l’anno che viene!

Salvatore: va bene

La strategia per temporeggiare

Il 13 settembre 2023 nella telefonata tra padre e figlio, Silverio chiede nuovamente a Michele notizie circa “La Sonrisa” e Michele riferisce che la vittima avrebbe manifestato l’intenzione di confrontarsi (per la questione Bartolini) con lui stesso al momento della sua scarcerazione, con il chiaro intento di “prendere tempo”:

MICHELE: Stavo parlano con il BARBONE (SCOTOGNELLA ndr)
SIL CERIO: eh che ha detto? ma glielo hai detto le rose a mia moglie dopo domani
MICHELE: glieCho detto per venerdì mo dopo lo devo chiamare di nuovo
SIL CERIO: eh CHE HA FA TTO POI…
MICHELE: PERCHE’ E’ ANDATO DA QUEL RICCHIONE DEL RISTORANTE (LA
SONRISA) E’ ANDATO AL RISTORANTE LA ‘…..HA DETTO NO QUANDO ESCE(SCARCERATO ndr) MICHELE (ONORATO ndr) ” VOGLIO PARLARE CON LUI” E MO GLI HO DETTO CHE
DOMANI MATTINA DEVE BLOCCAREI CAMION (MINACCIA ndr)

MICHELE: e QUEL RICCHIONE (RISTORANTE LA SONRISA ndr) mo gli devo…che domani
deve, io parlai con il padrone O ‘Calabrese….quello non è per S.ANTONIO (ABATE ndr) e per giù ai cantieri

 

“Non devono cacciare i camion della Bartolini”

Il 14 settembre 2023, nella telefonata avente progressivo n. 1608, sempre tra Onorato Silverio e il padre Michele, quest’ultimo riferisce che Scotognella Salvatore è riuscito a parlare con il titolare del ristorante “La Sonrisa” il quale, però, ha ribadito di non voler pagare alcunché: “M’HA DETTO CHE ANDO’ DA QUELLO DEL RISTORANTE LA ‘ NON VUOLE CACCIARE NIENTE.

MICHELE: IL DEPOSITO E’ SUO (RISTORANTE LA SONRISA ndr) E LO TENGONO
AFFITTATI QUELLI LA’….il padrone è un calabrese allora quando “lo
fermammo”(bloccammo ndr) noi, fermammo”(bloccammo ndr) ad uno con il camion venne il padrone proprio da Milano con l’aereo venne a Napoli e ” PARLO’ CON ME”
DISSE IO LO SO “COME COMPORTARMI” IO GLIELI DO’ GlA (SOLDi ndr)
ALL’EPOCA STAVA DON ANTONIO DON ANTONIO E COSi’ MI DISSE SE HAI
OUALCHE PROBLEMA MI CHIAMI hai capito
SILVERIO: uh
MICHELE: e mo T’ho fatto andare (SCOTOGNELLA ndr) gli ho detto domani mattina vai là e “BLOCCA “fai correre il calabrese io perchè non mi ricordo il nome gli ho detto “fai
correre il padrone, il calabrese” ho detto che “NON DEVONO CACCIARE I CAMION
DA LA’ DENTRO” (minacciare ndr) ha detto va domani mattina.

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