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sabato, Aprile 27, 2024
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Falsa beneficenza Chiara Ferragni, non solo il caso pandoro: si indaga anche ciondoli, biscotti e la bambola Trudy

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Al centro delle indagini su Chiara Ferragni per truffa aggravata condotte dalla Guardia di finanza non ci sono solo i pandoro Balocco dell’operazione Pink Christmas. le uova di Pasqua Dolci Preziosi o la bambola Trudy dalle fattezze dell’influencer tra ciondoli, borsette e biscotti.

Le conseguenze dello scandalo sul business di Chiara Ferragni

A dicembre 2022 Chiara Ferragni sponsorizza i pandoro Balocco legati a una donazione benefica già fatta dall’azienda mesi prima. A dicembre 2023, esattamente un anno dopo, l’Antitrust multa l’influencer di 1 milione di euro per pratica commerciale scorretta, da lì l’intero mondo della Ferragni sembra cominciare a sgretolarsi. La giovane influencer, perde circa 157000 followers su Instagram in meno di dieci giorni. I negozi, punti vendita della collezione Chiara Ferragni, vandalizzati con frasi offensive: “Bandita“. Gli sponsor si danno alla fuga: Safilo taglia l’accordo di licenza per il design, la produzione e la distribuzione delle collezioni del suo marchio. Coca Cola a inizio 2024 ferma la produzione di uno spot che vedeva la Ferragni protagonista. Chiara si chiude in un silenzio mediatico dopo le scuse poste ai suoi fan il 18 dicembre 2023 e ritorna ad essere attiva solo pochi giorni l’inzio del nuovo anno con un post dedicato ai suoi fan. A rischio molti altri accordi tra l’influencer e altre aziende.

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I ciondoli

Repubblica ripercorre le iniziative in cui Chiara Ferragni si è esposta con un fine di solidarietà a partire dalla campagna Love fiercely, a supporto di Arcigay Milano. Era il San Valentino 2022, e l‘impenditrice donò 50mila euro: «La campagna — spiega Arcigay Milano — ha visto la pubblicazione di alcuni contenuti social tesi a veicolare il messaggio dell’accettazione verso le persone Lgbtq+ e non ha riguardato operazioni di tipo commerciale. Le risorse donate, hanno sostenuto attività e servizi come la formazione di docenti e studenti sul bullismo e la discriminazione». Contestualmente, la Ferragni creò una linea di ciondoli arcobaleno a forma di cuore con la scritta True Love. Sul sito si poteva leggere: «Acquistando uno dei pezzi della collezione contribuirai, insieme a Ferragni, a sostenere il progetto Scuola di Cig Arcigay Milano». Seguì una seconda donazione a Arcigay di 10mila euro: «Parte del ricavato delle vendite di un ciondolo realizzato per il Pride». La cifra è stata donata senza rendere noto il totale dei ricavi dalle vendite dei ciondoli, dal costo di 90 euro l’uno.

Abiti e borse usate

Nel dicembre 2017 Chiara Ferragni decise di sostenere la fondazione Soleterre devolvendo il ricavato di un mese di vendite di abiti e borse usate sul suo account Depop alla pediatria del San Matteo di Pavia. Tra gli articoli in vendita, molti capi ricevuti in regalo dall’imprenditrice-influencer. L’importo devoluto e quello ricavato non è stato reso noto, così come non è stato specificato se ci fosse un accordo commerciale tra Ferragni e Depop, anche se in alcuni post appare l’hashtag dell’advertising.

I biscotti

Nel marzo 2020, Chiara Ferragni lancia una linea personalizzata di biscotti Oreo. A fine mese annuncia che devolverà il ricavato della sua collezione di biscotti Oreo alla lotta contro il Covid. La giornalista fa notare che nei post in cui promuove la beneficenza ha sempre in mano dei biscotti, che nulla hanno a che vedere con l’iniziativa benefica.

L’incubatrice

Nel 2021 la Ferragni mette in vendita sulla piattaforma Wallapop i suoi abiti per donare un’incubatrice al Buzzi di Milano. Anche in questa occasione, nelle storie appare l’hashtag #adv, poiché con la piattaforma aveva un rapporto commerciale.

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