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venerdì, Aprile 26, 2024
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Finanziava la latitanza del numero uno di Cosa Nostra, arrestato Nicastri

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Questa notte un blitz dei carabinieri del comando di Trapani e della D.I.A. ha portato all’arresto di 12 persone. Tra i volti noti, l’imprenditore Vito Nicastri, il re degli impianti eolici del centro sud, accusato di aver finanziato la latitanza del padrino di Cosa nostra Matteo Messina Denaro, ricercato dal 1993.

Il capo d’accusa per Nicastri è concorso esterno in associazione mafiosa. Accanto a lui sono stati identificati Salvatore Crimi e Michele Guacciardi, a capo dei nuclei familiari Salemi e Vita. Denaro è considerato attualmente tra i latitanti più ricercati del mondo ed inoltre risulta essere il boss più ricco e potente di tutta Cosa Nostra. Tra gli attentati più famosi è ricordato per il tentato omicidio di Maurizio Costanzo tramite l’utilizzo di 100kg di esplosivo che venne innescato e provocò il ferimento di circa venti persone.

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Nonostante gli sforzi delle forze dell’ordine, Matteo Messina Denaro è imprendibile da 25 anni.

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