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mercoledì, Maggio 1, 2024
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Fine del Governo Draghi, Di Maio attacca Conte e M5S: “Mette a rischio i soldi contro caro bollette”

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«Senza governo non possiamo fare neanche il nuovo decreto aiuti da 15 miliardi contro il caro-bollette». Lo ha detto oggi il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ai microfoni di Rtl102.5. Il ministro si riferisce al decreto che avrebbe contenuto anche il taglio del cuneo fiscale e che sarebbe stato licenziato dal consiglio dei ministri entro fine luglio. L’ex leader dice che l’addio al governo era «pianificato da mesi» e chiama adesso il M5s “Il partito di Conte”: «Perché quello non è più il Movimento 5 Stelle, che negli anni ho contributo anche io a creare». Per Di Maio «se salta Draghi è logico che si va a votare. Mi piange il cuore a leggere che ieri sera hanno brindato a Mosca, perché gli hanno offerto la testa di Draghi su un piatto d’argento». Infine, un pronostico: «Mattarella ha chiesto di parlamentarizzare la crisi, ma vedo molto molto complicata la giornata di mercoledì. Non è un passaggio formale quello di mercoledì. Quello del voto anticipato non è un problema per i partiti ma è un problema per il paese».

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha respinto le dimissioni del premier Mario Draghi e ha invitato il Presidente del Consiglio a presentarsi al Parlamento. La scelta di Mattarella – si precisa poi dal Colle – di mandare in Parlamento il governo Draghi risponde, nella visione del Quirinale, a un preciso dovere democratico e di trasparenza, dovuto al Paese.

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Milano azzera rialzo, spread sale a 217, debole Tim  – Azzera il rialzo Piazza Affari nella prima mezz’ora di scambi portandosi in parità (Ftse Mib invariato a 20.554 punti).

Sale intanto a quota 217 punti il differenziale tra Btp e Bund decennali tedeschi, con il rendimento annuo italiano in rialzo di 1 punto al 3,24%, mentre perdono in media 7 punti i rendimenti degli anbaloghi titoli europei. Sul paniere milanese dei grandi titoli svettano Enel (+1,82%), Hera (+1,73%), Amplifon (+1,54%), Stm (+1,31%) e Pirelli (+1,21%). Bene Eni (+0,88%), mentre non fa prezzo Saipem (-20% teorico), ad aumento di capitale concluso. Lascia sul campo il 2,35% Tim, difficoltà anche per Moncler (-2,41%), Nexi (-1,41%) e Campari (-0,97%). Segno meno per Mediobanca (-0,74%), Unicredit (-0,68%), Bper (-0,31%), positive invece Banco Bpm (+0,4%) e Intesa (+0,67%).

Il Presidente della Repubblica non ha accolto le dimissioni e ha invitato il Presidente del Consiglio a presentarsi al Parlamento per rendere comunicazioni, affinché si effettui, nella sede propria, una valutazione della situazione che si è determinata a seguito degli esiti della seduta svoltasi oggi presso il Senato della Repubblica. Lo si legge in una nota del Quirinale.

“Complimenti al M5S per aver fatto questo guaio mentre c’è una crisi in corso, c’è una guerra ai confini dell’Europa, già la Borsa oggi è crollata, lo Spread sale, c’è un’impennata dei prezzi di tutte le materie prime. E’ da irresponsabili aver provocato questo caso, con un’arroganza e con dei ricatti che sono inaccettabili”. Lo ha detto il coordinatore nazionale di Forza Italia Antonio Tajani a margine della cerimonia per la festa del 14 luglio a Palazzo Farnese a Roma.

“Il M5s ha dato sostegno a questo governo sin dall’inizio con una votazione” e i con i “pilastri della della transizione ecologica e della giustizia sociale. Se poi si crea una forzatura e un ricatto per cui norme contro la transizione ecologica entrano in un dl che non c’entra nulla, noi per nessuna ragione al mondo daremo i voti”, ha detto nel pomeriggio il leader dei 5s Giuseppe Conte uscendo dalla sua abitazione. “Se qualcuno ha operato una forzatura si assuma la responsabilità della pagina scritta ieri. L’introduzione” di quella pagina “è stata la riunione del Cdm in cui i nostri ministri non hanno partecipato al voto”. “Se noi prendiamo degli impegni con governo, Parlamento e cittadini e siamo coerenti, chi si può permettere di contestare questa linearità e questa coerenza? Non chiediamo posti, nomine, nulla, ma chiediamo ovviamente di rispettare un programma definito all’inizio: transizione ecologica e urgenza della questione sociale che adesso è esplosa. O ci sono risposte vere, strutturali e importanti opporre nessuno può avere i nostri voti”.

Linea esplicitata anche dalla capogruppo pentastellata Castellone. “La linea è quella che seguiamo dal non voto in cdm, e poi alla Camera o oggi al Senato, dove abbiamo scelto il non voto nel merito di un provvedimento. Invece c’è tutta la nostra disponibilità a dare la fiducia al governo” in una eventuale verifica “a meno che Draghi non dica che vuole smantellare il reddito cittadinanza o demolire pezzo per pezzo ogni nostra singola misura, dal decreto dignità al cashback”. Lo dice la capogruppo del M5S Maria Domenica Castellone nella diretta de La7 con Enrico Mentana. “Noi abbiamo sempre avuto un atteggiamento costruttivo ma non permettiamo che si smantellino nostre misure”, aggiunge.

 

 

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