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venerdì, Aprile 26, 2024
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[VIDEO]. “Sarete per sempre i nostri angeli custodi”, lacrime ai funerali dei poliziotti Rotta e Demenego

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Folla di autorità e cittadini ai funerali di Pierluigi Rotta e Matteo Demenego, i due agenti uccisi nella Questura di Trieste, che sono stati celebrati a Trieste, nella chiesa di sant’Antonio Taumaturgo.
Dalla Questura al piazzale antistante la chiesa, migliaia di persone hanno salutato i feretri al loro passaggio e arrivo. Hanno assistito alla cerimonio funebre officiata dal Vescovo di Trieste, Mons. Giampaolo Crepaldi, il ministro degli Interni, Lamorgese, il presidente della Camera, Fico, il capo della Polizia, Gabrielli, e le autorità locali, tra le quali il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Fedriga, il questore di Trieste Petronzi ed il prefetto Valenti. In coincidenza con i funerali, a Pozzuoli, città dell’ agente Pierluigi Rotta è stato proclamato il lutto cittadino.

Sono uscite dalla chiesa di Sant’Antonio Taumaturgo in mezzo al picchetto d’onore le bare con i corpi di Matteo Demenego e Pierluigi Rotta portati a spalla dai colleghi della squadra Volanti e accolti da un lungo applauso da parte delle migliaia di persone presenti. I feretri vengono caricati sui due carri funebre e sono in attesa di partire alla volta dell’aeroporto di Ronchi dei Legionari da dove a bordo di un C130 dell’esercito saranno portati a Ciampino.
Sull’aereo oltre ai familiari come da programma ci saranno il Capo della Polizia Franco Gabrielli, il Questore di Trieste Giuseppe Petronzi, il prefetto di Roma Gerarda Pantalone. Domani è previsto a Velletri (Roma) il funerale di Demengo e venerdì a Giugliano (Napoli) quello di Rotta, in forma privata.

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A celebrare i funerali l’arcivescovo di Trieste, monsignor Giampaolo Crepaldi. La città di Trieste, «unita e composta in maniera esemplare», stringe «in un abbraccio corale, forte e commosso» Matteo Demenego e Pierluigi Rotta, ha detto l’arcivescovo, rivolgendosi nell’omelia direttamente ai due agenti uccisi e dando atto alle forze di polizia di svolgere un «difficile lavoro, non sempre adeguatamente compreso e valorizzato».

«Carissimi Matteo e Pierluigi – ha aggiunto – innumerevoli sono stati gli atti di amore verso di voi che hanno trovato espressione in questi giorni di dolore: dalle preghiere in tutte le chiese cattoliche e delle altre confessioni religiose della Città alla partecipata fiaccolata promossa il giorno dopo la vostra uccisione; dalle iniziative messe in atto dal nostro Sindaco con il lutto cittadino e la commemorazione in Consiglio comunale alla decisione dell’Amministrazione regionale di assegnare un concreto aiuto alle vostre famiglie; dagli attestati di affetto di tantissimi cittadini con l’omaggio di fiori deposti davanti alla facciata del palazzo della Questura ai disegni dei bambini».

«In molti di quei disegni, proprio i bambini, con la loro spontanea e innocente intuitività, vi hanno descritto come i nostri angeli. Sono certo – ha proseguito l’arcivescovo – che, dopo questo atto di addio, Trieste continuerà a ricordarvi come i suoi angeli e, con lungimiranza umana e civile, vi ha già dedicato un segno a perpetua memoria del vostro sacrificio, che resti come un monito soprattutto per le giovani generazioni, che da voi sono chiamate ad imparare una fondamentale lezione di vita. Questa: a costruire sono gli uomini e le donne pronti al servizio e al dono di sé, mentre a distruggere sono quelli che coltivano la violenza, l’odio e il proprio egoistico interesse».

«Mentre meditavo sulla stella della fede che ha illuminato anche il vostro percorso di vita, mi è venuto spontaneo andare con la mente ad un video amatoriale che avevo visionato, prodotto durante una notte mentre stavate facendo il vostro lavoro, dove, con la gioiosa maturità dei vostri trent’anni, invitavate i cittadini di Trieste a dormire tranquilli, perché a vigilare sulla loro sicurezza c’eravate voi che vi definite figli delle stelle. Cari Matteo e Pierluigi – ha concluso mons. Crepaldi – anche dopo questo addio, per Trieste voi resterete i luminosi figli delle stelle. Trieste vi dice grazie, mentre affida alla materna protezione della Madonna, Stella del mattino, le vostre anime e i vostri cari».

https://www.facebook.com/poliziadistato.it/videos/414755435899227/

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