Una chiesa colma di gente, tutti stretti sotto lo stesso abbraccio, per dare l’ultimo saluto a Matilde Porto, la quattordicenne morta domenica sera per un cancro.
IL FUNERALE
C’erano i compagni di classe del Liceo classico, gli amici, i docenti. I giovani alunni della scuola media Da Vinci sono entrati con in mano delle rose bianche, che hanno posto a terra, attorno alla bara. Seduti sulla prima panca, i genitori e i fratelli di Matilde. Dietro, così tante persone da non riuscire ad entrare tutti nella chiesa. A celebrare la messa è stato don Mario Lusek. “Il suo ultimo tratto di vita” ha detto “è stato segnato dalla malattia. Uno strano ‘hike’, indicato da una strana mappa nella quale si alternavano sentieri impossibili a bivacchi di speranza e dove la fatica di procedere veniva attenuata dalla borraccia piena di amore che la sua famiglia e gli amici hanno saputo passarle”
IL MESSAGGIO DEL PADRE
Ma è stato il messaggio che il papà della ragazza ha dedicato alla figlia a far scoppiare la chiesa in un pianto dirotto. “Ci hai insegnato che la vita non è solo un insieme di cellule sane o malate che siano. Un genitore non dovrebbe mai sopravvivere ad un figlio, mi mancherai ogni giorno, ogni ora, ogni minuto“.