È il giorno dei funerali di Aurora e Sara Esposito, le due gemelle rimaste vittime dello scoppio della fabbrica dei fuochi d’artificio a Ercolano insieme al 18enne Samuel. Le esequie si stanno tenendo a Marigliano dalle ore 10 nella chiesa Santa Maria delle Grazie. La mamma delle gemelle è distrutta dall’enorme dolore e sta piangendo sulla bara delle figlie.
La lettera dell’avvocato della famiglia di Sara e Aurora Esposito
Il legale della famiglia Esposito, l’avvocato Angelo Melone, ha inviato una lettera al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, chiedendo che la tragedia “diventi un simbolo di riflessione e di impegno” per combattere lo sfruttamento sul lavoro, il caporalato e il mercato illegale dei fuochi d’artificio.
“Sara e Aurora non sono vittime di un destino crudele, ma di un sistema che consente il proliferare di queste illegalità – scrive Melone – questa tragedia deve scuotere le coscienze e spingere le istituzioni a intervenire con decisione per evitare che simili eventi possano ripetersi”.
“In qualità di massima carica dello Stato e garante della Costituzione – aggiunge il legale nella lettera a Mattarella – le chiedo di farsi portavoce di questa denuncia sociale. La Sua autorevole voce può scuotere le coscienze, sensibilizzare l’opinione pubblica e spingere la politica a intervenire con determinazione su queste problematiche. Non possiamo più accettare che in Italia si continui a morire a causa di un lavoro che dovrebbe essere, invece, fonte di vita e dignità. La famiglia Esposito chiede giustizia, ma anche un cambiamento concreto affinché nessun’altra famiglia debba vivere un dolore simile”.
“Mia nipote non conoscerà il papà”, il dolore della suocera di Samuel
“Chi ha sbagliato deve pagare: non si può morire a 18 anni né a 26 anni“, queste le parole di Anna Campagna, suocera di Samuel Tafciu tra le tre vittime dello scoppio della fabbrica di fuochi d’artificio ad Ercolano. “Saluto mio genero con tanta rabbia nel cuore. Per tutta la vita mia figlia si porterà tanta sofferenza e mia nipote che non ha conosciuto il padre. Lo porteremo nel cuore per da oltre un anno viveva con noi. Vogliamo giustizia per Samuel, Aurora e Sara“, ha detto Anna.
Gli amici hanno indossato una maglietta con il volto del giovane per accompagnare Samuel nell’ultimo viaggio al cimitero. Grande compostezza nel corso delle esequie, alternato a pianti a dirotto di chi voleva bene a Samuel.