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martedì, Giugno 4, 2024
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Gallo a Geolier: “Prenda le distanze da alcuni suoi testi”. La replica del rapper: “A 16 anni nessuno dovrebbe avere una pistola”

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«Hai sentito cosa è successo a Napoli? Un ragazzo che faceva musica come te è stato sparato da un ragazzino che ruba orologi, quei Rolex di cui parli tu come fine ultimo di un traguardo». Mentre il rapper Geolier, in costante ascesa, sfila sul Red Carpet di Venezia, Gianfranco Gallo gli scrive una lettera e la posta sul suo profilo Facebook. Due giorni dopo il drammatico omicidio del musicista 24enne Giovanbattista Cutolo, ucciso a bruciapelo da un 17enne, l’attore napoletano che ha recitato anche in «Gomorra-La serie» invita il popolarissimo rapper a riflettere sulla necessità di non trasmettere, anche involontariamente, messaggi sbagliati nei testi delle canzoni.

La lettera al rapper

«Io capisco il momento in cui hai scritto certe cose, ti ho capito quando le hai cantate, quella era la scalata, ora dall’alto puoi guardare meglio il mondo», si legge nel post. Gallo si rivolge al rapper e precisa che l’intento è costruttivo e non polemico, anche perché apprezza la sua musica: «Ti ho scoperto qualche anno fa e ho capito subito che saresti diventato quello che sei oggi». Dunque l’invita a usare la sua arte e la sua crescente popolarità per trasmettere un messaggio diverso, non equivocabile. «Io ti ho capito, ora però devi capire tu che devi cambiare senza indecisioni. Vedi, mi è capitato di vedere una foto dell’assassino, si veste come te, si agghinda come te, sembravi tu. Nessuna colpa ti do per il passato, ma ora sei un artista al top e devi far capire chiaramente che chi ti vuole imitare deve fare musica come Giovanbattista e non aspirare ad avere un Rolex facendo rapine come il suo assassino».

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Il post di Geolier: ragazzi sognate

Poco dopo Geolier pubblica una storia Instagram sull’ultima drammatica vicenda che ha scosso la città. Una riposta a Gallo? Forse sì, forse no. Di certo una presa di posizione precisa, come aveva auspicato l’attore. «A 16 anni nessuno dovrebbe avere una pistola. Nei quartieri i ragazzi devono cambiare mentalità e scappare da tutto questo male». Ed è a loro che il rapper si rivolge: «Anche io sono cresciuto nel rione, dove parlare in italiano era da scemi e dove andare a scuola era da deboli, ma il mondo non è questo. Io capisco il vostro punto di vista, semplicemente perché era il mio fino a poco tempo fa». Poi, spiega Geolier, qualcosa è cambiato, anche grazie ad un percorso che riconosce essere stato fortunato: «Ho imparato che nel mondo c’è spazio per ogni nostro talento e ogni nostro sogno. Ragazzi, sognate, siate ambiziosi ed esigenti con il futuro, perché vi spetta».

La polemica sulle fiction di camorra

A questo punto Gallo pubblica un video, ringrazia Geolier per le sue parole, precisa alcune cose e replica alle accuse che gli sono piombate sul social dopo la sua lettera. C’è infatti chi gli contesta di aver a sua volta recitato in «Gomorra-La serie» dove pure in tanti vedono il rischio di una fascinazione del male. Sul punto Gallo non si tira indietro e spiega di aver accettato il ruolo di Avitabile, suocero di Genny, nella seconda stagione della fiction tratta dal bestseller di Roberto Saviano, «perché era un personaggio talmente negativo nel quale era davvero difficile poter vedere in lui, così come negli altri protagonisti, un modello da imitare».

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