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venerdì, Aprile 26, 2024
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Green pass, i portuali rifiutano tamponi gratuiti: “Ricatto inaccettabile”

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Il primo giorno con l’obbligo del green pass in tutti i luoghi di lavoro potrebbe diventare anche il primo del grande caos, con l’Italia semiparalizzata dagli scioperi e dai blocchi delle categorie produttive e dalle manifestazioni già annunciate per venerdì in decine di città. Soprattutto riguardo l’obbligo di green pass nei porti. Un clima di tensione costante sul quale c’è la massima attenzione da parte del Viminale che, d’intesa con palazzo Chigi, ha dato indicazioni chiare agli apparati di sicurezza.
Da parte del governo si va avanti con il green pass. A sera dalla presidenza del Consiglio sottolineano che non ci si aspetta il caos, non ci sono allarmi marcati in vista di venerdì, non si temono supermercati vuoti e porti bloccati.

Calmierati i prezzi dei tamponi

Solo domani si avrà contezza se l’impatto dell’obbligo nei luoghi di lavoro porterà un’aumento di vaccinazioni o un’impennata di richieste di tamponi cui far fronte. Ma il governo ritiene di aver messo in campo tutti gli strumenti per consentire alle aziende di gestire i controlli e ai lavoratori di essere preparati, anche calmierando il prezzo dei tamponi. Inoltre le proteste sembrano ascrivibili – si ragiona – a pochi, anche perché la vaccinazione ha superato la soglia dell’80%.

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Tamponi gratis ai portuali di Trieste

Polemica sul green pass nei porti. Una circolare del Viminale raccomanda alle imprese “di mettere a disposizione del personale sprovvisto di green pass test molecolari o antigenici rapidi gratuiti“. Poi precisa che gli operatori economici “potranno valutare”. Dal 15 ottobre, se non verrà ritirato l’obbligo del green pass, stop alle attività del porto di Trieste. Il Comitato dei lavoratori del porto di Trieste se non verrà ritirato l’obbligo del Green Pass nei luoghi di lavoro, bloccherà le attività.

Il porto di Trieste si ferma per protesta contro il green pass

L’unica apertura che possono avere nei nostri confronti è togliere il Green pass. Il blocco di venerdì è confermato, oggi ci saranno sorprese perché non si fermerà solo il porto di Trieste. Anche quello di Genova? Non mi fermerei a quello di Genova, quasi tutti i porti si fermeranno. Stasera ne avremo conferma”. Sono le parole del portavoce dei portuali di Trieste, Stefano Puzzer, che all’Huffington Post ha annunciato il blocco in vista dell’entrata in vigore dell’obbligo del Green pass per l’accesso al lavoro, prevista venerdì.

Ricatto inaccettabile su tamponi e Green pass”

Affrontare e trattare la vicenda del porto di Trieste e il green pass come un problema di ordine pubblico rappresenta un errore clamoroso“, inoltre “ci sono stati puntualmente e costantemente negati i confronti che avevamo richiesto con un solo risultato: lo Stato ora si piega ad un ricatto inaccettabile“. Lo afferma in una nota il presidente di Federlogistica, Luigi Merlo, per il quale si conferma politicamente un “commissariamento” di fatto del Ministero delle Infrastrutture.  “Quando si tratta di occuparsi di temi che riguardano i porti, emergono solo insipienza e superficialità“.

Le parole del presidente Fedriga

Il mio auspicio è che con il buon senso si possa arrivare a un equilibrio sul green pass” altrimenti “rischiamo di fare un danno enorme, non soltanto all’economia della città ma anche a tutti quei lavoratori che con l’indotto del porto lavorano, e non solo nel porto“. Lo ha detto il presidente della Regione Friuli e della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga, precisando di “non intervenire come Regione sulle realtà produttive, perché ho profondo rispetto delle istituzioni che le governano“. Fedriga ha nuovamente proposto dal 15 ottobre “tamponi nasali meno fastidiosi e fai-da-te da effettuare con la supervisione responsabile d’ufficio“.

La situazione nei porti di Napoli e Salerno

Nei porti di Napoli e Salerno non si preannunciano problemi relativi all’entrata in vigore del Green pass. Secondo fonti sindacali, il numero dei lavoratori no-vax è minimo e non compromette le regolari attività dei due scali. In questi giorni, riferisce la Filt-Cgil Campania, non è emerso alcun accenno di protesta relativo all’esordio del Certificato Verde nei luoghi di lavoro.

La situazione green pass nei maggiori porti del Sud

Nei cinque porti di Manfredonia, Barletta, Bari, Monopoli e Brindisi “non temiamo particolari situazioni di criticità, scioperi o blocchi” legati all’entrata in vigore dell’obbligo del Green pass. Lo assicura il segretario generale dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico meridionale, Tito Vespasiani, precisando che “nei nostri cinque porti il tasso di vaccinazione tocca in alcuni settori il 100%“.

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