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venerdì, Aprile 26, 2024
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Guerra in Ucraina, l’annuncio di Zelensky: “Non possiamo entrare nella Nato, va ammesso”

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Discorso di Volodymyr Zelensky alla Joint Expeditionary Force di Londra, citato dall’agenzia Unian: “L’Ucraina si rende conto che non è nella Nato. Abbiamo sentito per anni parlare di porte aperte, ma abbiamo anche sentito dire che non possiamo entrarci, e dobbiamo riconoscerlo”.

“Le sanzioni che avete imposto non hanno fermato la guerra”, ha poi detto Zelensky al parlamento di Ottawa rivolgendosi direttamente al premier canadese Justin Trudeau.

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“Noi vi chiediamo di fermare le bombe e voi ‘esprimete la vostra profonda preoccupazione e ci chiedete di resistere ancora un po’?”, ha insistito “Justin, puoi immaginare cosa significa per i tuoi bambini sentire i bombardamenti alle 4 di notte tutti i giorni? Vedere le tue città distrutte? La tua gente morire?” “Immagina se qualcuno occupasse Vancouver come stanno facendo con Mariupol, rimasta senza acqua, cibo,elettricità?”, ha detto. “Novantasette bambini sono uccisi dalle forze russe dall’inizio della guerra”, ha aggiunto Zelensky parlando al parlamento canadese.

La situazione a Mariupol. ‘Le truppe russe hanno preso in ostaggio il personale e i pazienti di un ospedale di Mariupol’. Lo rende noto su Facebook la Media Human Rights Initiative (MHRI) ucraina, rilanciata su Twitter dalla giornalista ucraina Anastasia Magazova, che lavora per Radio Free Europe e Bbc. L’organizzazione spiega che i pazienti hanno contattato la MHRI, affermando che da ieri mattina l’ospedale regionale di terapia intensiva di Mariupol è stato occupato dalle truppe russe. I soldati sparerebbero dall’interno dell’ospedale, impedendo a chiunque di uscire. Alcune persone che avrebbero tentato di fuggire sarebbero state ferite. Circa 350.000 persone sono ancora intrappolate a Mariupol, la città nel sud-est dell’Ucraina che è stata assediata dalle truppe russe. Lo riporta la Cnn riportando le affermazioni di un funzionario locale. Circa 2.000 auto hanno potuto lasciare Mariupol attraverso un corridoio umanitario.

Kiev, sotto l’assedio dei russi che avanzano, imporrà da questa sera un coprifuoco di 36 ore, dopo che almeno in un raid due persone sono morte in un attacco a un edificio residenziale di 15 piani nel quartiere di Sviatochine, nella parte occidentale della città, che ha causato un grande incendio. Sale intanto a 19 il bilancio delle vittime del raid russo di ieri contro una torre della televisione nella città nord occidentale di Rivne. Sono ripresi i colloqui tra Russia e Ucraina. Sempre oggi i premier di Polonia, Repubblica Ceca e Slovenia, saranno a Kiev per incontrare il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.

Almeno 4 persone sono rimaste uccise durante i bombardamenti russi nella città ucraina di Rubezhnoye, nella regione del Lugansk, che hanno colpito e distrutto un collegio per non vedenti, un ospedale cittadino, tre scuole e altre strutture militari, riferisce il Kiev Indipendent citando Serhiy Haidai, capo dell’amministrazione militare regionale del Lugansk su Telegram.

Anche a Kharkiv sono state segnalate esplosioni in città. L’aeroporto della città ucraina orientale di Dnipro ha subito una “distruzione massiccia” dopo due bombardamenti russi nella notte.

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