L’attacco dell’India al Pakistan ed il concreto rischio di una risposta che possa portare ad una vera e propria guerra tra i due stati, tiene in allerta anche il governo italiano.
Diverse sono, infatti, le comunità dei due paesi asiatici presenti nella nostra penisola. Anche in provincia di Napoli e nello stesso capoluogo partenopeo la situazione è da monitorare costantemente. La presenza di comunità indiane e pakistana è evidente a Grumo Nevano, Melito, Sant’Antimo e Casandrino, dove indiani e pakistani sono da anni inseriti.
Particolare attenzione a Grumo Nevano, che è, secondo gli ultimi dati raccolti, la prima città della provincia di Napoli per numero di cittadini di origine indiana e pakistana.
L’attacco missilistico dell’India
L’India ha lanciato attacchi missilistici contro nove siti che ospitano “infrastrutture terroristiche” situate sul territorio pakistano come rappresaglia per l’attacco del 22 aprile nel Kashmir indiano, ha annunciato New Delhi. “Di recente, le forze armate indiane hanno lanciato l’operazione Sindoor colpendo le infrastrutture terroristiche in Pakistan da dove venivano organizzati e diretti gli attacchi terroristici contro l’India”, ha affermato il governo indiano in una breve dichiarazione.
Tra le vittime anche due bambine
Due bambine di tre anni sono morte nei raid aerei indiani di ieri in Pakistan: lo ha reso noto il portavoce dell’esercito pakistano, il tenente generale Ahmed Chaudhry. Nel complesso, negli attacchi aerei indiani in sei località del Pakistan e negli scontri a fuoco tra i due eserciti in Kashmir hanno perso la vita almeno 26 civili e 46 persone sono rimaste ferite. Chaudhry ha affermato che l’attacco più sanguinoso ha ucciso 13 civili, “tra cui due bambine di tre anni”, in una moschea a Bahawalpur, nel Punjab pakistano, che secondo l’intelligence indiana era collegata ai gruppi armati del Kashmir.