I nuovi ras del racket volevano imporre il pizzo ai commercianti di Miano. Il gruppo era capeggiato da Eduardo Franco Romano, suocero di Matteo Balzano capo del gruppo di Abbasc Miano. Il blitz è stato effettuato dagli uomini della squadra mobile di Napoli (dirigente Alfredo Fabbrocini) e quelli del commissariato di Scampia (diretto da Giovanni Bruno Mandato) che hanno eseguito un fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia – nei confronti dello stesso Romano, di Cristian Celentano, Maurizio Aceto, Antonio Aceto, Luciano Carbone, Giovanni Castiello e Salvatore Maggiore. Tutti orbitanti nella galassia criminale del centro storico di Miano. Sono tutti indiziati di estorsione e tentata estorsione commessa dal mese di settembre 2022 ad oggi, a Napoli, in danno di un’attività commerciale.
L’INDAGINE DELLA DDA SUL GRUPPO DI MIANO
La complessa attività di indagine effettuata dai predetti Uffici investigativi e coordinata dalla locale D.D.A. ha consentito di accertare le richieste estorsive che i nuovi ras di Miano avrebbero posto in essere in danno dei titolari di un negozio di abbigliamento della zona di Chiaiano, dal mese di settembre 2022 ad oggi.
IL PIZZO DELLE FESTE
In particolare, le condotte estorsive sarebbero consistite nell’impossessarsi di merce senza il pagamento di corrispettivo in denaro, in continue richieste di aperture di credito e nell’imposizione dei gadget natalizi e in ultimo nella richiesta di pagamento della quota di 1500 euro quale corrispettivo delle tre rate di Natale, Pasqua e ferragosto) dovute ai clan. Il provvedimento eseguito è stato disposto in sede di indagini preliminari, avverso al quale sono ammessi mezzi di impugnazione, e i destinatari dello stesso sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunti innocenti fino a sentenza definitiva.