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mercoledì, Maggio 1, 2024
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Il freddo e gelo durerà poco, temperature in rialzo ma l’inverno non è ancora finito

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Il grande freddo di questi giorni dovrebbe attenuarsi. Le minime resteranno sempre molto basse, vicine allo zero, ma le massime si alzeranno di 4-5 gradi passando da 7 a 12 gradi durante il giorno.  Freddo secco in Campania, eccezion fatta per deboli nevicate in addossamento sui settori interni appenninici. Sulla Campania cielo che va lentamente aprendosi lasciando spazio a schiarite a partire dalle aree più settentrionali della provincia. Residui addensamenti più consistenti interesseranno il Cilento ancora nel corso della giornata. Venti deboli nord orientali con rinforzi residui nella prima parte della giornata. Temperature in leggero aumento nei valori massimi. Domattina minime in netto calo sulle aree soggette ad irraggiamento notturno. Mare calmo o poco mosso sotto costa, ancora leggermente mosso solo a largo.

Ancora una giornata di maltempo sull’Italia, con pioggia e vento, ma nel weekend si cambia. Un ciclone storico simil-tropicale è infatti in atto: dalla Tunisia verso la Libia, nelle ultime ore sull’arcipelago di Malta e adesso con il landfall sulla Sicilia sud-orientale. Il minimo di bassa pressione, colmo di aria calda tropicale e alimentato anche da correnti artiche russe, corre su un mare ancora tiepido, memore dell’anno 2022 bollente, il più caldo della storia. Antonio Sanò, fondatore de iLMeteo.it, conferma dunque che una pagina storica del clima italiano sta per essere scritta con l’arrivo di questo ciclone dai connotati tropicali: in meteorologia queste strutture che presentano aria calda nell’occhio del vortice si definiscono TLC cioè Tropical Like Cyclone (ciclone simil-tropicale) o MediCane (MEDIterranean hurriCANE cioè uragano mediterraneo).

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Ancora un po’ di pioggia, ma nel weekend si cambia: previsioni meteo

In pratica, la storia potrebbe essere scritta perché nella prima decade di febbraio, nel cuore dell’inverno, un ciclone simil-tropicale ondeggia tra Malta, Sicilia e Libia. Le temperature eccezionali del 2022, ma anche di un mese di gennaio che è risultato 0,96°C più caldo della media trentennale 1991-2020, hanno lasciato tanta energia sullo Stretto di Sicilia, a disposizione del ciclone nordafricano per compiere la transizione a TLC o Medicane.

Nelle ultime ore il ciclone arrivato dalla Tunisia, da Sfax, con una virata improvvisa tra Libia e Malta ha acquisito tanto calore latente del mare e si è rinforzato fino a provocare venti di tempesta intorno a sé e piogge torrenziali da allerta rossa in Sicilia. Potremmo scrivere una pagina della storia climatica italiana per il ciclone simil-tropicale del 10 febbraio poiché, fino a oggi, avevamo avuto uragani mediterranei o MediCane anche fuori stagione, ma mai a febbraio: ricordiamo Alex nel gennaio 2016 ed Arlene nell’aprile 2010, ma a febbraio, prima del riscaldamento globale, non c’erano mai state le condizioni termiche per avere un ciclone tropicale simile.

Massima attenzione dunque ancora oggi sulla Sicilia con venti, mareggiate, nubifragi e abbondanti nevicate, senza dimenticare il freddo record che ha colpito le Alpi a 1500 metri con l’affondo artico russo di NìKola: -17°C a San Martino di Castrozza, -15°C a Canazei e addirittura -21°C a Sarentino a 20 chilometri da Bolzano. Si tratta del rovescio della stessa medaglia: l’affondo artico dalla Russia ha richiamato infatti correnti nordafricane verso la Sicilia e adesso ne paghiamo le conseguenze: lo scontro perfetto del gelo russo con il caldo tunisino, su un mare ancora tiepido, favorisce la violenza del ciclone dalle sembianze tropicali. Per tutta la giornata di oggi rischiamo dunque onde di 6 metri sulle coste ioniche meridionali dell’isola, venti forza 9 e precipitazioni continue: la zona più colpita dal maltempo sarà ancora quella compresa tra le province di Siracusa, Ragusa e Catania. Poi da domani tutto sarà un ricordo, infatti i TLC, Cicloni simil-Tropicali, tanto sono potenti tanto sono veloci a dissiparsi: difficilmente sul Mediterraneo i TLC hanno una vita superiore a 48 ore. Durante il weekend il tempo sarà sereno ovunque da Nord a Sud, anche nelle zone dove adesso il maltempo, oltre che tropicale, sembra infernale.

Venerdì 10. Al Nord: sole; molto freddo al mattino. Al Centro: prevalenza di sole, molto freddo al mattino. Al Sud: apice del forte maltempo su Sicilia e Calabria, abbondanti nevicate oltre i 500-600 metri, venti di tempesta e violente mareggiate. Sabato 11. Al Nord: sole e freddo durante la notte. Al Centro: prevalenza di sole, ma freddo fino al mattino. Al Sud: tempo in deciso miglioramento. Domenica 12. Al Nord: sole e più caldo di giorno. Al Centro: sole e più caldo di giorno. Al Sud: bel tempo disturbato da veloci passaggi nuvolosi; in serata piovaschi dalla Puglia verso la Sicilia. Tendenza: Anticiclone Africano con sole prevalente, salvo locali momenti di instabilità al Sud fino a martedì mattina.

Maltempo: scuole chiuse in comuni di Sicilia, Calabria, Molise e Romagna

A seguito del nuovo bollettino diffuso della Protezione civile regionale, che prevede temporali e forti venti di burrasca, alcuni comuni hanno deciso la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado e di alcuni spazi pubblici per oggi. Disposizioni in tal senso sono state date finora dal commissario straordinario del Comune di Catania Piero Mattei, dai Comuni di Siracusa e Agrigento.

A Messina, invece, il sindaco Federico Basile, pur raccomandando la massima attenzione, ha stabilito per domani la riapertura delle scuole, dopo la chiusura avvenuta oggi. La zona più colpita dal maltempo, secondo le previsioni meteo, dovrebbe essere quella sudorientale della Sicilia.

Maltempo con neve anche in Basso Molise. La coltre bianca ha interessato nel pomeriggio di oggi Larino, Santa Croce di Magliano e i paesi vicini. Nevicate anche a Casacalenda (Campobasso). Brusco calo di temperature sul litorale e pioggia a Termoli. Il sindaco Giuseppe Puchetti del centro frentano e Sabrina Lallitto primo cittadino di Casacalenda hanno annunciato la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado per la giornata di domani 9 febbraio, a causa della neve. A Petacciato (Campobasso) l’amministrazione comunale ha reso noto l’attività di mezzi spargisale per domani mattina nei punti critici del paese per scongiurare il pericolo dovuto al ghiaccio sulle strade.

Rimini, ma anche altre località della Riviera romagnola, come Bellaria, questa mattina si sono svegliate sotto la neve, che ha ricoperto le spiagge come non succedeva da tempo. Abbondanti fiocchi anche sull’Appennino romagnolo, dove alcuni piccoli Comuni, come Mondaino, Mercato Saraceno e Sarsina, tutti in provincia di Forlì-Cesena sono stati costretti a chiudere le scuole: a Roncofreddo la neve ha superato i 20 centimetri di accumulo. Disagi al traffico si registrano sulla E45.

Calabria stratta nella morsa del gelo, accentuato da un forte vento che sferza gran parte della regione. Nevicate si sono verificate sui principali rilievi, in particolare su Pollino e Sila. Sui rilievi della Sila, la neve è caduta anche a quote relativamente basse, intorno ai 500 metri. Una decina di centimetri di neve si sono registrati nei comuni della PreSila catanzarese cone Zagarise, Sersale e Magisano. Nella zona le scuole oggi sono rimaste chiuse proprio in previsione delle precipitazioni. Lo stesso è accaduto sul versante calabrese del Parco del Pollino, come ad Acquaformosa, Canna, Morano, Mormanno, San Donato e Saracena. A Catanzaro la temperatura è scesa fino a 2 gradi, ma a causa del vento quella percepita è sotto lo zero.

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