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martedì, Aprile 30, 2024
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Il Governo: “Via i cellulari ai minori che compiono reati. Multa di 1.000 euro ai genitori”

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Maggiorenne, minorenne. A parità di reato, tutti dovranno essere uguali di fronte alla legge, tutti dovranno essere ugualmente imputabili. Questo, almeno, è nelle intenzioni del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, nonché vicepremier, Matteo Salvini, dopo che il ministro Piantedosi ha parlato, questa mattina, di un provvedimento pronto per il Consiglio dei Ministri di domani.

Il testo riguarderà in generale il tema sicurezza, intervenendo principalmente sulla questione della violenza giovanile, e non è un’improvvisata dovuta ai tanti casi di cronaca di risonanza nazionale avvenuti nelle ultime settimane, su tutti gli stupri di Palermo e Caivano e l’omicidio, a Napoli, del 24enne musicista Giovanbattista Cutolo, ma una misura su cui il ministero dell’Interno, a detta di Salvini, lavorava da tempo.

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Salvini: “Un 14enne che gira col coltello è capace di intendere e di volere e se sbaglia, pagherà come un 50enne”

“Conto che in Consiglio dei ministri domani ci sia un un provvedimento a proposito di baby gang e delinquenza minorile, che aumenta i controlli e le sanzioni – ha detto il ministro Salvini a RTL 102.5 –. Abbassare l’età per essere imputabili è utile perché il 14enne che gira con un coltello o con una pistola, è capace di intendere e volere e se sbaglia, se uccide, se rapina, se spaccia deve pagare come paga un 50enne”. Il leader della Lega, perciò, propone di equiparare a tutti gli effetti un minorenne a un maggiorenne davanti al codice penale. Al momento la legge dice che sotto ai 14 anni non si è imputabili, mentre tra i 14 e i 18 bisogna valutare caso per caso. E anche se ritenuti imputabili di un reato, la pena è generalmente più breve (non esiste ergastolo).

“Provvedimento pronto da tempo, i decreti non si fanno in un quarto d’ora”

Il provvedimento “era già pronto da tempo perché i decreti non si fanno in un quarto d’ora”, ha garantito ancora Salvini, che della battaglia contro le baby gang – motivo per cui lui stesso le nomina durante il suo intervento, anche se non c’entrano molto con i casi di cronaca dell’ultimo periodo – ha fatto in passato una bandiera.

La bozza del nuovo Dl contro la criminalita giovanile

Secondo quanto si apprende dalla bozza del prossimo Dl di contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile, all’esame oggi del pre Consiglio dei ministri, sarà previsto daspo urbano e avviso orale del questore anche per i minorenni che abbiano compiuto 14 anni.

“L’avviso orale può essere rivolto anche ai soggetti minori di diciotto anni che hanno compiuto il quattordicesimo anno di età – si legge all’articolo 4 della bozza -. Ai fini dell’avviso orale, il questore convoca il minore, unitamente ad almeno un genitore o ad altra persona esercente la responsabilità genitoriale”.

E se il soggetto al quale è stato notificato l’avviso risulta condannato, anche con sentenza non definitiva, per delitti contro la persona, il patrimonio, inerenti ad armi o droga, il questore può proporre al tribunale il divieto di utilizzare “piattaforme o servizi informatici e telematici specificamente indicati nonché il divieto di possedere telefoni cellulari”.

Minore ammonito, multa per i genitori

Il minore al di sopra dei 14 anni può essere sottoposto ala procedura di ammonimento da parte del questore. A questo fine il questore lo convoca “unitamente ad almeno un genitore o ad altra persona esercente la responsabilità genitoriale”.

Nei confronti di chi “era tenuto alla sorveglianza del minore o all’assolvimento degli obblighi educativi è applicata la sanzione amministrativa pecuniaria da 200 euro a 1.000 euro, salvo che non provi di non aver potuto impedire il fatto”.

Daspo urbano

Quanto al Daspo urbano, “qualora le persone indicate siano pericolose per la sicurezza pubblica e si trovino in un comune diverso dai luoghi di residenza o di dimora abituale, il questore può ordinare loro di lasciare il territorio del comune entro un termine non superiore a quarantotto ore, inibendo di farvi ritorno, senza preventiva autorizzazione, per un periodo non inferiore a sei mesi e non superiore a quattro anni”.

32 milioni di euro al Sud per potenziare l’organico docenti

La bozza del decreto legge prevede anche 32 milioni di euro, in tre anni, di nuovi fondi stanziati per le scuole del Mezzogiorno per “potenziare l’organico dei docenti per l’accompagnamento dei progetti pilota del piano ‘Agenda Sud'”.

Fino a 2 anni di carcere se il figlio non va a scuola

Niente più multa da 30 euro, ma fino a due anni di carcere. Il provvedimento abroga l’articolo del codice penale che prevede una multa di 30 euro e aggiunge un nuovo articolo che punisce fino a due anni di carcere “chiunque, rivestito di autorità o incaricato della vigilanza sopra un minore, omette, senza giusto motivo, d’impartirgli o di fargli impartire l’istruzione obbligatoria”. Inoltre non verrà elargito l’assegno di inclusione per i nuclei familiari il cui figlio o figli non frequentino regolarmente la scuola dell’obbligo: “Non ha altresì diritto all’Assegno di inclusione il nucleo familiare per i cui componenti minorenni non sia documentata la regolare frequenza della scuola dell’obbligo”.

Percorso di rieducazione del minore con lavori socialmente utili

Un “percorso di rieducazione del minore” viene introdotto nella bozza del dl di contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile, all’esame oggi del pre Consiglio dei ministri. Il pm, nel caso di reati per i quali è prevista la pena non superiore nel massimo a 5 anni di reclusione, si legge nel testo, notifica al minore e all’esercente la responsabilità genitoriale l’istanza di definizione anticipata del procedimento a condizione che il minore “acceda a un percorso di reinserimento e rieducazione che preveda lo svolgimento di lavori socialmente utili o la collaborazione a titolo gratuito con enti no profit o lo svolgimento di altre attività a beneficio della comunità di appartenenza, per un periodo compreso da uno a sei mesi”.

 

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