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giovedì, Maggio 2, 2024
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Impianto ecoballe a Giugliano, ministro e senatrice M5S contro la Regione ma la partita è tutta aperta

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Governo contro la Regione. La questione dell’impianto rifiuti per le ecoballe a Giugliano potrebbe scatenare un braccio di ferro. Da una parte l’Ente guidato dal Presidente Vincenzo De Luca, dopo il fallimento del piano che prevedeva lo smaltimento delle ecoballe all’estero, ha messo in campo un nuovo progetto che prevede la realizzazione di un impianto di lavorazione delle balle e produzione di CSS nella zona di Ponte Riccio, precisamente nell’ex centrale turbogas dell’Enel che ha già acquistato i terreni che però aspettano ancora di essere bonificati. Dal giorno dell’annuncio si sono susseguite una serie di dichiarazioni da parte di diverse parti politiche sulla contrarietà dell’impianto. In consiglio comunale a Giugliano è stata bocciata la proposta di diffida alla Regione presentata da parte dell’opposizione (centrodestra e Pd) mentre i consiglieri del M5S hanno votato sì all’ordine del giorno per l’istituzione di un tavolo tecnico tra gli organi preposti.

Negli ultimi giorni, però, sia il ministro dell’Ambiente Sergio Costa che la senatrice M5S di Giugliano Mariolina Castellone hanno dichiarato pubblicamente la loro contrarietà ma entrambi hanno detto che la decisione spetta alla regione.

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Costa, infatti, interpellato da Radio Marte, ha dichiarato: “Giugliano ha dato già troppo: e non dico tanto, dico proprio troppo. E questo è un fatto. Basta chiedere ai giuglianesi, basta. La centrale enel che sta lì deve andare in bonifica. Se ci mettiamo altre cose dentro, non faremo mai quella bonifica. E sulle ecoballe, mi chiedo: perchè spostarle da una parte di Giugliano (Taverna del Re) per andare ad un altro punto di Giugliano (Centrale Enel)? Continuo a dire che una delle fragilità più grandi del sistema rifiuti è il loro trasporto, bisogna spostarli il meno possibile. Se si deve lavorare quelle ecoballe che si lavorino a Taverna del Re, così almeno non si spostano. Magari immaginiamo lì un distretto del riciclo: le vogliamo lavorare? Bene, le apriamo, vediamo quanto è recuperabile e lo facciamo. Così facciamo in modo che proprio da lì si parte per realizzare “l’economia circolare”.  Io sono assolutamente contrario ad aprire qualsiasi impianto a Giugliano, però devo dire una cosa con chiarezza: questo lo vuole la Regione Campania, non lo vuole il Ministero, il Ministero ha detto di no, ma è la Regione Campania che stabilisce cosa si fa a Giugliano. Quindi io continuerò a dire di no, l’ho detto e lo continuo a dire. Aiutatemi a cambiare il sistema anche del Piano Regionale dei Rifiuti della Campania“.

Con questa dichiarazione il Ministro Costa e il Governo prendono distanza dal progetto che ha in mente il Governatore Vincenzo De Luca, ricordiamo che la Regione Campania con deliberazione n.70 del 18 settembre 2018, ha deliberato l’acquisto per 4 471 210,00€ dell’Impianto di Turbo Gas dell’Enel con l’intento di costruirci un impianto per lo stoccaggio dell’ecoballe di Taverna del Re.

Il comunicato della senatrice Castellone

“Le ecoballe di Taverna del Re non vanno trasferite nell’area della Centrale Enel di Giugliano. Sul perimetro della Centrale è necessario, piuttosto, avviare un’operazione di bonifica. Sono pienamente concorde con quanto affermato dal ministro Sergio Costa, secondo il quale le ecoballe devono essere lavorate nel sito che le ospita, dando vita a un distretto del riciclo che consenta di recuperare quanta più materia possibile, nella direzione di un’economia circolare che auspichiamo da anni. La Regione Campania non può far sorgere un nuovo impianto a Giugliano. Questo territorio è stato deturpato per troppi anni con depositi di spazzatura e un’elevata concentrazione veleni.  Al territorio di Giugliano e ai suoi cittadini bisogna restituire dignità e decoro e non mortificarli con l’ennesimo sito per trattare rifiuti. La Regione deve concentrare i suoi sforzi per superare la grande impiantistica e soppiantarla con impianti di compostaggio di prossimità, diminuendo inevitabilmente e in misura considerevole i viaggi dei rifiuti, puntando ogni risorsa sul miglioramento della differenziata e l’ottimizzazione del ciclo dei rifiuti urbani”.

Anche in passato il deputato e attuale sottosegretario all’Ambiente Salvatore Micillo ha sollevato dubbi sul piano regionale dei rifiuti, sostenendo con forza in diverse sedi il progetto del distretto del riciclo. In un comunicato dello scorso maggio, Micillo dichiarò che  “era fermo proposito, mio e del Ministro Costa, impedire un ulteriore scempio di un territorio che ha già sofferto troppo”. (LEGGI QUI L’ARTICOLO)

Quindi sia il ministro, il sottosegretario che la senatrice hanno notevoli dubbi sull’impianto ma nessuno chiarisce nello specifico, almeno per il momento, cosa s’intende fare per fermarne la realizzazione.

 

 

https://www.facebook.com/micillosalvatore/videos/759175240944269/

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