“L’intelligenza artificiale nella ricerca e la cura dei tumori”. E‘ questo il titolo di un evento scientifico in programma all’Università Giustino Fortunato di Benevento sabato 1 febbraio. La giornata prevede la partecipazione di Antonio Iavarone, noto scienziato italiano e ricercatore negli Stati Uniti, dove conduce ricerche sulla cura dei tumori cerebrali. E’ un evento importante per i medici di tutta la Campania.
L’intelligenza artificiale nella cura dei tumori
Il convegno, presieduto dal Rettore dell’Università Giuseppe Acocella, si terrà nell’aula magna dell’Ateneo alle 10.30. Previsto anche l’intervento di Luca Milano, presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Benevento, che ha patrocinato l’incontro. La giornata prevede discussioni ed interventi tecnici da esperti del settore. attenzione ai nuovi studi sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale per fare diagnosi precoce di tumore. L’incontro sarà accessibile a tutti e sarà possibile partecipare anche tramite la pagina Youtube dell’Università Giustino Fortunato.
Il tema della discussione tra ricerca e scienza fa tappa in Campania
L’AI sta diventando sempre più importante nelle ricerche sul cancro. Queste puntano a studiare trattamenti personalizzati e nuove possibilità di individuare in tempo i tumori maligni. Antonio Iavarone guida negli Stati Uniti il Sylvester Brain Tumor Institute, una struttura di ricerca dedicata alla cura sperimentale dei tumori cerebrali. Una delle scoperte raggiunte attraverso il centro è un algoritmo di intelligenza artificiale che analizza i dati delle proteine tumorali per elaborare nuove terapie nei tumori cerebrali. Si tratta di un algoritmo che viene utilizzato per individuare opportunità di terapie adatte a ogni singolo paziente, elaborando cure personalizzate in base alle vulnerabilità di ognuno.
Quali sono i vantaggi dell’AI nella cura del cancro
Il vantaggio nell’uso dell’intelligenza artificiale risiede nella sua capacità di visualizzare caratteristiche specifiche di un tumore, attraverso algoritmi che sono addestrati a evitare errori. Alcuni modelli di intelligenza artificiale permettono di riconoscere mutazioni, spesso invisibili all’occhio umano, che possono provocare tumori nel tempo.
Anche l’ospedale Pascale e l’ospedale Cardarelli di Napoli conducono ricerche e studi sull’intelligenza artificiale. All’ospedale Cardarelli, infatti, l’utilizzo dell’intelligenza artificiale è stato studiato in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Elettronica e delle Tecnologie dell’Informazione dell’Università degli studi di Napoli Federico II: questi studi hanno dimostrato che l’intelligenza artificiale è in grado di interpretare le immagini delle TAC, svelando la presenza di forme tumorali di misura ridotta.
L’intelligenza artificiale sta dunque rivoluzionando la medicina, non solo in Campania, offrendo nuove possibilità di cure. Ci sono ancora molte difficoltà e sfide da affrontare, soprattutto legate ai tempi di applicazione clinica della terapia, ma i centri di ricerca continuano a elaborare nuovi studi nella speranza di utilizzare questa nuova risorsa per migliorare la cura delle malattie.