Un intervento straordinario di ricostruzione della mandibola, il primo in Italia ad impiegare un device innovativo e l’intelligenza artificiale. E’ accaduto all’Azienda Ospedaliera Universitaria Luigi Vanvitelli di Napoli. Una paziente proveniente dalla Georgia è stata salvata da un tumore della mandibola.
L’intervento all’A.O.U. Luigi Vanvitelli
L’intervento chirurgico è stato eseguito dall’equipe dell’Unità Operativa Complessa di Chirurgia Maxillo Facciale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Luigi Vanvitelli, guidata da Gianpaolo Tartaro. E’ stata la prima volta in Italia e la seconda in Europa in cui è stata applicata questa procedura rivoluzionaria. E’ stato utilizzato un device innovativo, progettato su misura e frutto della collaborazione di ingegneri biomedici e chirurghi. L’intelligenza artificiale ha permesso di adattare una protesi personalizzata sulla base delle caratteristiche anatomiche della paziente. L’intervento ha previsto una tecnica mininvasiva, che non ha riportato una cicatrice visibile. Inoltre, questa tecnica ha ridotto notevolmente i tempi di guarigione.
Il caso di Nona, paziente georgiana di 45 anni
Questo intervento innovativo ha migliorato notevolmente la qualità di vita di Nona, paziente georgiana di 45 anni e madre. Era colpita da un tumore aggressivo della mandibola, che le impediva di parlare e masticare normalmente. Nel suo caso, è stata asportata la mandibola ed è stata eseguita una sua ricostruzione. Oltre alla porzione sinistra della mandibola asportata, è stata ricostruita l’articolazione che collega la mascella al cranio, che permette di masticare, sorridere e parlare.
I vantaggi dell’intervento
Attraverso l’intervento di ricostruzione della mandibola è stato possibile riprodurre il movimento naturale delle articolazioni. Rispetto alle tecniche tradizionali, questa modalità ha permesso di non perdere totalmente le funzioni della mandibola. Grazie a una pianificazione digitale accurata, e con l’impiego dell’intelligenza artificiale, l’intervento è stato eseguito con precisione e con un approccio mininvasivo. L’approccio mininvasivo ha consentito di preservare i nervi e i vasi sanguigni, e quindi ridurre i tempi di recupero. La paziente è stata dimessa e ha potuto ritornare alla sua vita di sempre.
Un passo avanti nella chirurgia maxillo-facciale
La chirurgia maxillo-facciale è una specializzazione chirurgica che riguarda il trattamento di patologie che colpiscono il cranio e la zona cervicale. L’impiego dell’intelligenza artificiale rappresenta un innovazione molto importante in questo campo. Le tecniche tradizionali spesso non permettono il recupero di tutte le funzioni, e comportano dei tempi di guarigione più lunghi. Negli ultimi anni, sempre più frequenti sono i ricorsi alla robotica e all’intelligenza artificiale. Queste tecniche hanno migliorato la precisione e hanno portato una maggiore “personalizzazione” delle cure. Il continuo impegno nella ricerca e nel ricorso a prestazioni avanzate può garantire ai pazienti una migliore qualità delle cure, come ha spiegato il Direttore Generale Ferdinando Russo, e rappresenta una base per i futuri interventi.