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giovedì, Maggio 2, 2024
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Liternum risorge dalle ceneri: al via i lavori di riqualificazione del parco dopo anni di incuria

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Dopo anni, finalmente, Liternum e il suo parco archeologico riacquisteranno splendore e dignità. Tra storia e leggenda, ma anche, e purtroppo, degrado, abbandono e abusivismo edilizio che negli ultimi anni hanno fortemente connotato il suo territorio, Liternum ha sempre occupato un posto importante nell’immaginario comune. E’ stato infatti, come la tradizione riporta, il luogo in cui vi si rifugiò esule Scipione l’Africano, il generale romano eroe della Seconda Guerra Punica, e che qui morì nel 183 a.C. Proprio grazie alla sua presenza in quella zona, come si vedrà, si arriverà all’attuale denominazione con cui è nota la frazione giuglianese in cui l’antico nucleo di Liternum è contenuto, ossia Lago Patria.

Il Parco Archeologico di Liternum avrà nuova vita: alcuni cenni di storia

L’antica Liternum sorgeva lungo la sponda sud del Lago Patria (all’epoca denominato Literna Palus), frazione del comune di Giugliano in Campania. Furono gli osci a creare qui un primo nucleo abitativo, ampliato poi dai romani che, nel 194 a.C, fondarono Liternum. La colonia fresca fondata fu consegnata ai veterani di guerra della Seconda Guerra Punica, appartenenti a Scipione l’Africano che, come prima anticipato, qui vi si stabilì in esilio e in cui furono realizzate la sua statua, la sua villa e la sua tomba. Tomba sulla quale, stando alle testimonianze di diversi storici (Tito Livio, Seneca e Valerio Massimo tra i principali), il generale romano volle fosse scritta l’epigrafe “O Ingrata patria, nec ossa quidem mea habes (Ingrata patria, non avrai nemmeno le mie ossa), locuzione usata oggi per indicare la delusione di un grande personaggio per aver servito la patria senza essere ricambiato nemmeno con un minimo di gratitudine.

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Ma come si collegano Scipione l’Africano con l’attuale denominazione della zona “Lago Patria”? Sempre secondo la tradizione, in epoca successiva fu ritrovata, tra le rovine di Liternum, una lastra su cui si leggevano solo le parole “..ta Patria ne..”, che gli studiosi hanno ritenuto fosse un frammento della locuzione sopracitata, e dalla parola “Patria” prenderà poi il nome l’intera zona, compreso il lago lì presente denominato, appunto, Lago Patria.

Liternum: anni di degrado, abbandono e abusivismo edilizio

Ma se da un lato Liternum occupa, nella mente di studiosi, appassionati e abitanti della zona, una posizione di rilievo e fu, all’epoca, un ridente centro collegato con le principali città costiere (in particolar modo con Puteoli, l’odierna Pozzuoli) grazie al passaggio della Via Domiziana, dall’altro è purtroppo tristemente ricordata per il forte degrado e per l’abbandono che negli ultimi anni hanno caratterizzato il suo territorio. Triste è stato, in questo tempo, l’alzare lo sguardo oltre le rovine millenarie della città che fu e posare gli occhi su sterpaglie, immondizia e abusi edilizi a ridosso delle rovine e del suolo pubblico.

Grazie all’interessamento del Comune di Giugliano in Campania, con sovvenzioni ottenute tramite la Soprintendenza di Napoli, ebbero il via i lavori atti alla realizzazione del Parco e Museo Archeologico di Liternum, lavori iniziati nel 2006 e conclusi nel 2009. Dopo la conclusione dei lavori, il Comune di Giugliano affidò la custodia del Parco prima alla Pro Loco del Litorale Domitio e poi, per un breve periodo, alla sezione di Giugliano dell’Associazione Nazionale Carabinieri. Ma solo nel mese di settembre 2023, dopo tutti questi anni di vuoto, sembra essere arrivata veramente la svolta per Liternum.

La svolta: via le sterpaglie e riqualificazione del territorio, la conclusione dei lavori entro fine anno

Al via, quindi, i lavori di riqualificazione del parco, con il ripristino della pavimentazione originaria e tutta una serie di opere accessorie. Sulla questione è intervenuto il sindaco di Giugliano, Nicola Pirozzi, rilasciando queste dichiarazioni: “È avvenuta la consegna del cantiere per quanto riguarda la riqualificazione del parco di Liternum. La conclusione dei lavori il 31 dicembre 2023. Un investimento di due milioni, fondi Pics (Programmi Integrati Città Sostenibile, ndr), che consentirà di restituire quel pezzo di città ai cittadini, riqualificando un’oasi che da simbolo del degrado si trasformerà in un fiore all’occhiello della comunità”.

Ma in cosa consisteranno i lavori di riqualificazione del Parco di Liternum? Il progetto ha l’obiettivo di creare un percorso virtuoso e dignitoso che consentirà di far fruire al meglio il sito archeologico e lo spazio verde che lo circonda, diventando a tutti gli effetti un’attrattiva turistica. Ancora il sindaco Pirozzi: “Gli interventi prevedono opere preliminari di pulizia, bonifica e sistemazione con le prescrizioni della Soprintendenza archeologica; ripristino, realizzazione e pavimentazione dei percorsi; fornitura e realizzazione delle opere accessorie in legno; fornitura e sistemazione di alberature, arbusti ed essenze arboree; realizzazione di pavimentazioni naturali, di impianti di irrigazione automatica, di impianti di illuminazione, realizzazione dell’impianto idrico e dell’impianto fognario, nonché opera di riqualificazione della biglietteria esistente”. 

Anche il Lago Patria avrà una nuova vita: lavori sul lungolago e percorso didattico per le scolaresche

Ma non sarà solo il parco archeologico a godere di una nuova vita. Anche il Lago Patria, che da anni ormai provoca problemi alla balneazione su tutto il litorale Domitio a causa delle continue esondazioni (la foce del lago, che spesso risulta tappata dalla sabbia, fa sì che l’acqua si inquini e che la sua temperatura si innalzi inesorabilmente, causando morie di pesci), potrà godere di nuova linfa. Il lungolago sarà rimesso a nuovo e ricoprirà una posizione di rilievo: “Sarà consolidato il percorso pedonale esistente e collegato al nuovo sistema di passerelle. Sempre sul lago, nella parte nord, sarà sistemata una rampa, una sorta di pedana pontile, in modo da facilitare e consentire l’attracco di canoe e l’accesso al parco anche dal lago. Sono previsti un giardino pubblico, oasi naturalistica con punti di osservazione flora-faunistici, percorso didattico”, afferma Pirozzi.

Un intervento, questo, che andrà a valorizzare un’area la cui riqualifica era già iniziata prima di questa estate. Enrico Gallocchio, archeologo responsabile del parco archeologico di Liternum, afferma: “Da un po’ di tempo l’ente proprietario, la Città Metropolitana di Napoli, ha avviato lavori per la valorizzazione del sito. Hanno realizzato un accesso migliore per i visitatori, un impianto di illuminazione e un sistema di videosorveglianza. È stato creato anche un prato rinforzato, per permettere un calpestio facilitato. Ci sono però problematiche di abusivismo nel circondario: una serie di costruzioni attigue al sito totalmente abusive su terreno pubblico”.

Problematica dell’abusivismo edilizio che è tra le principali ad attanagliare la zona di Liternum e del Lago Patria. Tante sono state, negli anni, le costruzioni non autorizzate realizzate lungo le rive del lago e a ridosso delle stesse rovine. Un problema su cui l’amministrazione comunale si sta mobilitando. Con una delibera della giunta comunale del 9 agosto, il Comune si è dichiarato favorevole “In materia di demolizione di immobili abusivi nell’area di Liternum”. Con la speranza che, in una zona ormai tramortita come il litorale Domitio, Liternum possa diventarne, dopo i lavori in questione, una ginestra.

Le immagini che seguiranno sono state estratte dal sito del Parco Archeologico di Liternum:

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