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sabato, Aprile 27, 2024
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Omicidio nel lockdown a Casavatore, arrestato il compagno di Lucia Caiazza

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Omicidio nel lockdown a Casavatore, arrestato compagno di Lucia Caiazza. I carabinieri della stazione di Casavatore, alle prime luci dell’alba, hanno rintracciato ed arrestato Vincenzo Garzia, 47enne di Arzano, in esecuzione di un provvedimento emesso dal gip del tribunale Napoli nord di Aversa, su richiesta della locale procura. L’Autorità Giudiziaria, concordando con le risultanze investigative del comando arma di Casavatore, ha ritenuto Garzia gravemente indiziato del reato di omicidio preterintenzionale, lesioni aggravate e circostanze aggravanti ergastolo.

DELITTO DI LUCIA CAIAZZA DURANTE IL LOCKDOWN

Delitto commesso nel mese di maggio 2020, in danno della sua compagna e convivente Lucia Caiazza di Casavatore. Le indagini coordinate dalla procura della repubblica presso il tribunale Napoli nord di Aversa e realizzate dal comando stazione carabinieri di Casavatore. Condotte numerose attività tecniche e di intercettazioni ambientali e telefoniche, escussione di cospicuo numero di persone informate sui fatti, indagini telematiche. Tutto ciò ha permesso di riscontrare un esaustivo quadro indiziario nei confronti di Garzia.

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L’uomo in più occasioni avrebbe percosso la 52enne compagna procurandole lesioni gravissime fino a provocarne la morte. La tragedia avvenne lo scorso 14 maggio, proprio durante il lockdown, presso l’ospedale san Giovanni di Dio in Frattamaggiore.  L’uomo è stato tradotto presso il carcere di Poggioreale. “Sono colo calcoli renali”, aveva rassicurato Lucia alle figlie ma è morta poco dopo. Il caso della morte di Lucia ebbe una forte eco mediatica, infatti, venne trattato anche dalla trasmissione Chi l’ha visto?.

Proprio le telecamere Rai intervistarono il compagno: “Non ho dato un calcio e mai uno schiaffo. L’ho sempre voluto bene. Io sono andato a casa e mi ha detto sono caduta”. La donna arrivò in ospedale con la milza spappolata. Gli inviati del servizio pubblico intervistarono anche la figlia Sara: “Se mia mamma avesse avuto un incidente, non restavo seduta su una sedia o sul letto e godo che mia mamma è caduta dalle scale.

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