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sabato, Aprile 27, 2024
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Lunedì in Albis, la processione dei fujenti al Santuario della Madonna dell’Arco: storia, leggenda e tradizione

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Il Santuario della Madonna dell’Arco, situato a Santa Anastasia in provincia di Napoli, incarna una profonda tradizione di devozione. Il rituale si estende da secoli e coinvolge migliaia di fedeli ogni anno.

Fondata sulla leggenda di un miracolo e arricchita da una ricca collezione di ex-voto, questa sacra destinazione rappresenta un punto di incontro per pellegrini provenienti da ogni angolo della regione, e non solo.

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Ogni anno nel giorno del Lunedì in Albis, i fedeli si recano a piedi scalzi presso il santuario. Durante il pellegrinaggio, i devoti, conosciuti anche come “vattienti” o “fujenti“, indossano abiti bianchi con fasce colorate e sfilano in processione, celebrando la loro fede e esaudendo i loro voti.

Storia e leggenda della Madonna dell’Arco 

L’origine del culto risale al XV secolo, quando un evento miracoloso avvenuto nei pressi dell’odierna località Arco catturò l’attenzione dei devoti. Durante una partita di palla a maglio, un giovane blasfemo lanciò una pietra contro l’immagine della Madonna dell’Arco, causando una ferita sul suo volto. Il presunto colpevole fu condannato a morte, e questo episodio segnò l’inizio del culto religioso.

Un altro miracolo, noto come il “Miracolo dei piedi“, contribuì a consolidare la devozione alla Madonna dell’Arco. Durante le festività pasquali del 1589, una donna intenta nel suo lavoro quotidiano di spaccare legna, si ferì un piede. La donna, di nome Aurelia Del Prete, preoccupata dalle conseguenze fece un voto alla Madonna dell’Arco: se fosse guarita, avrebbe portato alla chiesetta una coppia di piedi di cera come segno di gratitudine.

Il lunedì di Pasqua, Aurelia si recò alla chiesa insieme al marito, portando con sé non solo il voto di cera, ma anche un porcellino destinato al mercato. Tuttavia, il porcellino si smarrì lungo il cammino, scatenando l’ira di Aurelia, che sbatté a terra il suo voto di cera.

L’anno successivo la donna si ammalò improvvisamente, e i suoi piedi si staccarono dal corpo senza dolore né sangue. Questi eventi leggendari, sebbene suscitino interpretazioni diverse, hanno alimentato la fede e l’adorazione verso la Madonna dell’Arco attraverso i secoli.

Gli ex-voto e la collezione del Santuario

Una testimonianza tangibile della devozione verso la Madonna dell’Arco è rappresentata dagli ex-voto. Trattasi di doni votivi offerti dai fedeli in ringraziamento per grazie ricevute o per intercessioni divine. La collezione del Santuario conta oltre ottomila esemplari, risalenti a varie epoche storiche e realizzati con una vasta gamma di materiali. Questi ex-voto non solo testimoniano la fede dei devoti, ma rappresentano anche una preziosa fonte di studio per storici dell’arte e antropologi interessati alla religiosità popolare.

Il Santuario della Madonna dell’Arco continua ad essere un luogo di pellegrinaggio e devozione, dove migliaia di fedeli si riuniscono ogni anno per onorare la Madonna e chiedere la sua intercessione. Attraverso rituali ricchi di simbolismo e una profonda tradizione associativa, questo santuario rappresenta un importante patrimonio culturale e spirituale per la regione campana e oltre.

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