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venerdì, Aprile 26, 2024
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Maurizio Costanzo a Porta a Porta. Quel retroscena su Gabriele, il figlio adottato con Maria De Filippi

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E’ un “ottimo bilancio”, tra ironia e commozione, quello che traccia Maurizio Costanzo in una chiacchierata con Bruno Vespa nella serata di ieri a Porta a Porta.  Il conduttore televisivo per l’occasione ha presentato il suo romanzo Il tritolo e le rose, uscito in libreria lo scorso 13 novembre per Mondadori. Un racconto appassionato che ripercorre gli amori più importanti della sua vita e l’attentato terroristico del maggio 1993 in via Fauro. Già a Pomeriggio 5 Maurizio aveva avuto modo di parlarne in esclusiva.

Costanzo parla con il padrone di casa degli anni Novanta, quelli dell’amore e del matrimonio con Maria De Filippi e dell’attentato di Cosa Nostra. Maurizio Costanzo li rievoca con lucida nostalgia. “Non è vero che gli anni sono tutti uguali. Nella mia vita i Novanta sono stati speciali, anni di tritolo e di rose. Di assurdi boati e di bellissimi fuochi d’artificio” dice Costanzo.

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Il conduttore ripercorre un tragico evento che sconvolse la sua vita e quella di sua moglie. Quell’episodio avrebbe potuto avere delle conseguenze tragiche e solo per miracolo i due si sono fortunatamente salvati. Parliamo dell’attentato del maggio 1993 a opera della mafia, impegno a cui Costanzo ha sempre creduto molto:

“Ci penso spesso a quel giorno. Io penso che chi fa il nostro mestiere se intende denunciare la cosa deve farlo. Falcone veniva spesso da me. La trasmissione a reti unificate con Michele Santoro diede uno scossone importante. Io bruciai in trasmissione una maglia con su scritto Mafia made in Italy. La goccia che fece traboccare il vaso è stata un’intervista fatta da me ad una nuora di un capo bastone importante. Per tutta la chiacchierata cercai di convincerla ad abbandonare quella famiglia. Da qui cominciai a ricevere lettere minatorie fino all’attentato. Ci è andata bene. Ci siamo salvati tutti. Ho capito solo dopo si trattasse di un’attentato”.

 

Maurizio Costanzo a Porta a Porta parla della relazione con Simona Izzo

Nella vita di Maurizio Costanzo parla di Simona Izzo con cui si disse addio nel 1985. Un amore importante per lui, che ieri ha ricordato così:

“Con lei è stata una storia viva, importante. Simona Ci rimase male perché non la sposai. Perché non l’ho fatto? il primo è durato sette mesi. Il secondo 9-10 anni e sono nati Saverio e Camilla. Dopo non me la sentivo di convolare nuovamente a nozze, ma è successo una terza volta”.

La donna in questione è Marta Flavi. Anche con lei ci furono le nozze, come riportato dal Novella2000, ma ben presto arrivò il divorzio, precisamente nel 1995, quando poi sposò Maria De Filippi.

Sempre così restio a parlare della vita privata, Maurizio Costanzo scrive con sincerità dell’amore per Maria, rivela i dettagli del loro primo incontro a Venezia (freddino) o il motivo per cui, grazie alle imperscrutabili trame del destino, lei accetta di spostarsi da Pavia a Roma e di lavorare in tv invece che nelle aule di tribunale. E ricorda quel 14 maggio del 1993: se l’attentato di Cosa Nostra fosse andato a segno “la mia vita sarebbe saltata in aria e io non avrei potuto sposare la donna che amavo: Maria” racconta, sempre nel suo stile asciutto e ironico.

Gabriele, il figlio di Maria De Filippi e Maurizio Costanzo si è fidanzato

Gabriele Costanzo, il figlio di Maria de Filippi e Maurizio Costanzo qualche mese fa è uscito sulle riviste di gossip per il suo fidanzamento. Il ragazzo in questi giorni ha pubblicato due scatti insieme alla sua nuova ragazza, Giorgia Milanini

Accanto a quello privato, nel libro c’è anche il Costanzo protagonista e testimone privilegiato della vita pubblica degli anni Novanta: dai Muri che crollano a Berlino fino ai grattacieli che si sbriciolano colpiti da voli dirottati nel cuore di New York.

Ci sono la discesa in campo di Berlusconi, le stragi di mafia, Tangentopoli. E ancora l’addio ai gettoni in favore del telefonino, la tv e suoi tormentoni, la globalizzazione, i blog, la rete, le prime serie televisive, la pecora Dolly, l’Aids, il Telesogno e le personalità come Carmelo Bene, Francesco Totti, Enzo Tortora, Federico Fellini e Fiorello, la musica di Franco Bracardi e Demo Morselli, le risate di Enzo Iacchetti e di Ricky Memphis, le denunce di Falcone e Borsellino, l’estro polemico di Vittorio Sgarbi, e tanti altri momenti raccontati da chi per mezzo secolo ogni sera ha fatto alzare il sipario sull’Italia.

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