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venerdì, Aprile 26, 2024
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Micro cellulari, hashish e coltelli sequestrati nel carcere di Ariano Irpino

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Sei micro telefonini cellulari, hashish e anche coltelli rudimentali ricavati da utensili e oggetti in uso ai detenuti sequestrati nel carcere di Ariano Irpino. Lo rende noto il consigliere nazionale dell’Unione dei Sindacati di Polizia Penitenziaria (Uspp), Maurizio De Fazio.

Le perquisizioni sono state disposte dopo un sopralluogo straordinario eseguito dagli uomini della Penitenziaria su decisione della direttrice della casa di reclusione Maria Rosaria Casaburo. Il carcere avellinese ospita 200 detenuti su 300 posti disponibili a causa della inagibilità di alcune strutture ormai fatiscenti.

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IL SEQUESTRO NEL CARCERE DI SECONDIGLIANO

“Ancora droga nei penitenziari campani, in data odierna nel Settore Colloqui della mega struttura detentiva del C. P. Secondigliano scoperta e sequestrata droga destinata all’interno”. Il Segretario Nazionale del SAPPE per la Campania Emilio Fattorello rende notizia del sequestro di droga. “Ancora una volta il Nucleo Cinofili Regionale con il distaccamento di Avellino grazie ai cani antidroga di razza Pastore Belga Malinois, riesce a portare a termine una brillante operazione. SPIKE e TAYSON appartenenti alla stessa cucciolata, reduci da analoga operazione compiuta pochi giorni fa all’ I. P. M. di Nisida, hanno oggi, con il loro eccezionale fiuto rinvenuto altra sostanza stupefacente a Secondigliano. Il primo intervento ad opera di SPIKE ha consentito il fermo di un giovane diciannovenne, napoletano, in procinto di fare visita ad un congiunto detenuto. L’infallibile fiuto del cane poliziotto, ha allertato i Baschi Azzurri, ivi operanti, che intensificando i controlli hanno rinvenuto gr. 84 di hashish e 3 di cocaina. La droga era abilmente nascosta nelle parti intime del giovane, in un involucro contenente chicchi di caffè, con lo scopo di confondere i cani, ma nulla è valso ad ostacolare il potente olfatto di SPIKE. Altra mirabile e efficace operazione è stata condotta da TAYSON che riusciva a rilevare altra droga nascosta in un angolo della saletta di attesa in uso ai detenuti prima di far rientro in Istituto dopo i colloqui con i familiari.

La sostanza stupefacente tipo hashish era di 74 grammi racchiusa in una pellicola avvolta con nastro adesivo di cui i detenuti hanno fatto in tempo a liberarsi alla vista dei cani. L’opera dei nostri cani SPIKE e TAYSON, di due anni, “fratelli” della stessa cucciolata dimostrano il valore della alta genealogia e la conferma del DNA della razza che consente gli ottimi risultati che fanno da contrasto al fenomeno dello spaccio nel circuito Penitenziario, come spesso denunciato dal Sindacato Autonomo Polizia Penitenziario. Ecco le ragioni per cui la Segreteria Generale nella persona del Segr. Generale dr. D. Capece, ha chiesto ai vertici politici del Ministero ed a quelli del DAP, il potenziamento del Servizio Cinofilo in campo nazionale creando nuovi distaccamenti dei Cinofili, sul territorio, per impedire che i penitenziari non diventino vere e proprie “Piazze di Spaccio” come forse già lo sono”.

 

 

 

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