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sabato, Aprile 27, 2024
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Il clan Mallardo divise Giugliano, un ras al Centro e uno in Fascia Costiera

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La recente indagine condotta contro il clan Mallardo ha permesso di ricostruirne l’organigramma. Secondo l’ordinanza firmata dal gip del Tribunale di Napoli, Carla Sarno, al vertice c’era Michele Olimpio che svolgeva il ruolo di reggente dal 2016 dopo gli arresti dei boss. Nell’aprile 2017 iniziò l’attività investigativa proprio nei confronti del 62enne, che, seppure in regime di detenzione domiciliare a Busano, otteneva permessi dal Tribunale di Sorveglianza di Vercelli per sottoporsi a cure odontoiatriche.

I POTERI DI OLIMPIO

Olimpio aveva poteri direttivi e decisionali sulle strategie del clan, la gestione della cassa, infatti, decideva le mesate da versale ai singoli affiliati e indicava i nomi degli imprenditori da sottoporre ad estorsione. Inoltre imponeva le regole comportamentali agli affiliati al fine di preservare il prestigio criminale dell’organizzazione. Infine Olimpio manteneva i rapporti diplomatici con i clan Licciardi e Contini confederati nell’Alleanza di Secondigliano.

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GIUGLIANO DIVISA TRA 2 RAS

Stefano Cecere e Mario Quaranta sono stati direttamente coinvolti nel processo decisionale delle direttive strategiche imposte da Olimpio, dirigendo gli altri affiliati. In particolare Cecere gestiva le attività illecite nel centro di Giugliano, mentre Quaranta era aveva pieni poteri nella zona fascia costiera comprendente i tenitori di Licola, Varcaturo e Lago Patria. Entrambi prendevano decisioni sulle somme e sulle modalità di estorsione.

I BOSS E REGGENTI DEI MALLARDO IN CARCERE

Difficile, almeno a breve, vedere i due fratelli Ciccio e Francesco Mallardo fuori dal carcere. Stanno scontando diversi anni di carcere. Stessa sorte per Peppe Dell’Aquila, ‘o ciuccio, mente criminale ed imprenditoriale, arrestato nel maggio 2011 a Varcaturo dove si nascondeva in una villa privata. In cella anche Anna Aieta, moglie di Ciccio Mallardo.

Nel corso degli anni diversi blitz portati a termine nei confronti dei cosiddetti reggenti. Patrizio Picardi arrestato nel luglio 2013 e condannato a 10 anni di carcere. Francesco Napolitano, arrestato anche lui nel luglio 2012, stava per tornare in libertà nel 2019 dopo aver scontato sette anni di carcere, ma pochi giorni prima della scarcerazione gli fu notificata un’altra ordinanza omicidio e per questo ora è ancora in carcere.

Scarcerato lo scorso marzo Raffaele Mallardo, detto Scicchirocco, catturato nell’ottobre 2009 all’aeroporto di Capodichino dopo essere sceso da un volo proveniente da Madrid.  Era stato scarcerato ma poi è finito di nuovo in cella il ras Giuliano Amicone, già sottoposto alla Sorveglianza Speciale deve scontare una pena di 8 anni di reclusione.

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Alessandro Caracciolo
Alessandro Caracciolo
Redattore del giornale online Internapoli.it. Iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti dal 2013.
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