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giovedì, Maggio 2, 2024
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Morta dopo il sushi a Napoli, la famiglia di Rossella: “Non accusiamo il ristorante ma vogliamo la verità”

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La famiglia di Rossella Di Fuorti, morta a 41 anni dopo il pranzo di sushi per il suo compleanno, ha rotto il silenzio dopo la tragedia: “Non volevamo accusare il ristorante, vogliamo solo la verità“. Questa mattina la famiglia di Rossella è stata convocata in Tribunale dal pm sostituto procuratore Giuliana Giuliano. Quest’ultimo ha dichiarato che: “si potrebbe procedere già con l’autopsia dopo pranzo, o al massimo domani“.

La tragedia 

Sarà necessaria l’autopsia e lo studio su tutti i cibi ingeriti dalla vittima per scoprire la verità sulla tragedia. Rossella quel giorno aveva pranzato in un ‘all you can eat’ di sushi della periferia ovest di Napoli. Circa un’ora dopo il pranzo nel ristorante di cucina asiatica Rossella ha perso la vita in casa sua a Soccavo mentre festeggiava il suo compleanno. La donna pare aver avuto una crisi di vomito per “infarto del miocardio” come scritto sul referto del 118.

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E’ ora necessario comparare le due cariche batteriche: quelle del corpo di Rossella e quella presente nel cibo del ristorante. Nel caso in cui le due cariche fossero uguali si dovrà precedere con ulteriori accertamenti per capirne il nesso.

Le parole del fratello di Rossella 

A seguito della tragedia i Nas di Napoli hanno prelevato: “tutti i cibi presenti nel ristorante. Le campionature sono funzionali dagli esiti delle analisi di laboratorio, che dovrebbero essere pronte entro la fine della prossima settimana, a seconda dei tempi dell’Istituto Zooprofilattico, e al netto di ulteriori accertamenti eventualmente disposti dalla Procura“. Altre indagini sono state fatte sull’abbattitore del locale dove Rossella aveva pranzato un’ora prima della morte.

Il locale al momento non è ufficialmente sotto accusa ma nel weekend appena trascorso era stato chiuso per “situazioni igienico-sanitarie indipendenti dalla campionatura“. La famiglia, distrutta dalla perdita dell’amata Rossella, ha parlato attraverso i propri legali: “A nome di tutta la famiglia il fratello della vittima intende sottolineare che “l’intenzione non è mai stata quella di accusare il ristorante. Ma nel ricostruire le tappe della giornata del 9 febbraio è spuntato fuori questo pasto a base di sushi. Chiediamo solo che sia fatta luce sulle reali cause della morte della nostra amata Rossella“.

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