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sabato, Aprile 27, 2024
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Bacoli si stringe a lutto, morto ‘il padre’ delle Stufe di Nerone

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Lutto a Bacoli per la morte di Filippo Colutta, anima e testa delle Stufe di Nerone.
Le Stufe in segno di lutto resteranno chiuse anche oggi.

Duemila anni fa i ricchi dell’antichità venivano a Baia, il luogo di villeggiatura più ricco ed elegante dell’Impero romano; chi poteva si costruiva una villa, possibilmente enorme e lussuosa.

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Il nome di questa splendida insenatura è legato al leggendario viaggio di Ulisse che qui seppellì il suo compagno Bajos. Approdo della potente Cuma fu il luogo più decantato e frequentato per le sue delizie ambientali e per le sue sorgenti termali.

La fortuna di Baia dipende dalle sue acque termali. Già nel II secolo a.C. infatti a Baia si costruiscono impianti termali: le terme, si dice, furono inventate proprio qui. In poco tempo diventa un luogo di villeggiatura elitario e famosissimo: era impossibile non divertirsi. Il cielo azzurro, il mare trasparente, il clima piacevole, l’acqua calda delle terme: tutto sembra fatto per stimolare la pigrizia e il piacere.

La bellezza del luogo e la ricchezza dei paesaggi erano tali che ispirarono personaggi come Orazio (65AC – 8AC), che disse: “Nessun golfo del mondo risplende più dell’amena Baia”. Qui avevano una “villetta per le vacanze” Giulio Cesare, Pompeo Magno, Marco Antonio, il poeta Lucullo e Cicerone.

L’elenco degli imperatori che frequentavano Baia è lunghissimo: Caligola, Claudio, Nerone (che nella villa di Baia ha fatto ammazzare la madre Agrippina e la zia Domizia Lepidia), Domiziano, Adriano, Antonino Pio, Commodo, Alessandro Severo. Inoltre, ci racconta lo storico Tito Livio (59AC – 17DC) che il console romano Cornelio di passaggio a Baia, alleviò i postumi di una caduta da cavallo proprio con queste acque termali, e nel 78AC venne nelle “aquae Cumane” a curarsi l’artrite.

Negli ultimi decenni del XIX secolo Pozzuoli e Baia uscirono definitivamente dal loro isolamento grazie all’insediamento di cantieri e grazie al notevole miglioramento delle comunicazioni che permettevano un veloce e continuo scambio di uomini, idee e prodotti con la vicina Napoli.

Nella prima metà del XX secolo furono creati grossi nuclei di case popolari. Nel periodo fascista furono aperti altri stabilimenti. Nel secondo dopoguerra, con l’installarsi di grosse industrie (l’Olivetti, la Pirelli, l’Italsider di Bagnoli e la Cementir di Coroglio) sorse la necessità di costruire altri quartieri popolari. Nel 1958 sulla collina di San Gennaro fu costruita l’Accademia dell’Aeronautica.

Negli anni ’60 i fratelli Colutta reinventano il termalismo baiano con la riscoperta delle terme silvane nell’appezzamento di terreno giunto loro per eredità dalla madre Ester Schiano lo Moriello che era allora costituito da un grosso spinale dove affioravano resti di una cupola di origine romana e varie grotte.

Fino a quel momento le “grotte” erano utilizzate per raccogliere creta e i laghetti sorgivi, ora all’interno dello stabilimento termale, venivano utilizzati dai contadini della zona per curare artriti e artrosi mentre il laghetto esterno veniva utilizzato per lavare i cavalli.

Contro ogni logica, i fratelli Colutta, con l’aiuto materiale e spirituale delle loro mogli, iniziarono ad utilizzare i fanghi e a distruggere le spine per riportare alla luce lo stabilimento seminascosto da detriti ed erbacce; nel 1973 costruirono la piscina termale e ristrutturarono le cosiddette “grotte” creando il primo accenno di ciò che oggi è la zona termale.

Inizialmente la struttura aveva un aspetto decisamente più ricreativo; per sopravvivere al bradisismo e alla scarsa mentalità curativa termale furono inventate negli anni ’70 le Filippiadi, giochi ludico sportivi che hanno fatto conoscere la struttura e hanno reso possibile la sopravvivenza e la crescita delle terme.

Il bradisismo del 1970 determinò un forte sollevamento del suolo. Il fenomeno allarmò la popolazione perché l’eruzione del monte Nuovo del 1538 era stata preceduta da un rapido sollevamento del terreno, e molti temevano che anche questa volta il fenomeno anticipasse un’eruzione.

Ciò non accadde e il bradisismo si arrestò nell’estate del 1973.
L’inizio della seconda crisi risale al 2 novembre 1982; alla fine del 1983 vennero registrati oltre 5000 eventi significativi, per lo più compresi tra il I e il IV grado della scala Mercalli.

Nonostante le cittadine flegree si svuotassero quasi completamente, Filippo e Pasquale Colutta insistettero nel loro sogno e trasformarono la struttura da “Circolo Nuoto Lucrino” in Club Stufe di Nerone.
La struttura, grazie alla lungimiranza dei proprietari, ha continuato a crescere ottenendo riconoscimenti ministeriali, ingrandendosi fino a giungere alle attuali dimensioni.

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