Una rapida individuazione dei clienti del pezzotto potrà portare alle multe automatiche. Questo è quanto emerso in una recente tavola rotonda in cui sono intervenuti tra gli altri Massimiliano Capitanio, Commissario Agcom, Romano Righetti di Dazn e Lega Serie A: “Il protocollo di collaborazione tra la Procura Generale di Roma, la Guardia di Finanza e Agcom consentirà di scambiarsi informazioni finalizzate ad attuare la legge, inclusa la sanzione da 150 fino a 5.000 euro per gli utenti finali“, ha detto Capitanio.
Le modalità per rintracciare i trasgressori sono nuove ma le sanzioni in cui può incorrere il furbetto sono note: “La legge approvata nel luglio 2023 prevede sanzioni che vanno da 150 a 5000 euro per gli utenti finali che consumano contenuti piratati. Abbiamo già bloccato oltre 1000 domini e 500 indirizzi IP nelle prime giornate del campionato e il numero è andato crescendo anche nella terza e quarta giornata“, dice Capitanio . Inoltre il Commissario Agcom ha puntualizzato: “Quando le sanzioni agli utenti finali arriveranno, non vogliamo che si dica che si tratta di una repressione non democratica. La pirateria è un reato, ed è giusto che chi ne usufruisce paghi le conseguenze“.
I numeri della pirateria
In totale si stimano circa 319 milioni di atti di pirateria contro i 345 milioni del 2022. I pirati sono più concentrati tra gli under 35, prevalentemente occupati, possiedono un livello di istruzione più alto rispetto alla media della popolazione italiana e sono geograficamente più concentrati al sud e nelle isole.
Tra gli adolescenti cala l’incidenza della pirateria (45% contro il 47% del 2022 e il 51% del 2021) e diminuiscono anche gli atti complessivi di pirateria (20,7 milioni) segnando un -14% rispetto al 2022. Tra i contenuti resistono i film (34%) scende invece tra i più giovani l’interesse a piratare contenuti legati allo sport live e alle serie tv e fiction.
Film piratati
Tra i contenuti più piratati ci sono i film. In calo la visione illecita di serie tv/fiction con un -14% rispetto al 2022. Per quanto riguarda lo sport live, a fronte di un’incidenza della pirateria stabile, gli atti crescono rispetto al 2021, ma diminuiscono rispetto al 2022, superando i 36 milioni. Nel 2023 sono state stimate 11,4 milioni di fruizione perse (+0,4 mln rispetto al 2021) con un danno economico complessivo di circa 285 milioni di euro.
Le statistiche sul pezzotto Iptv
Tra le diverse tipologie è la pirateria digitale la principale modalità di fruizione dei contenuti piratati (37%) ma, rispetto al 2022, è l’unica che scende leggermente (era 40% nel 2021 e 39% nel 2022). Pirateria indiretta e pirateria fisica restano stabili rispettivamente al 12% e al 9%. Le Iptv (Internet Protocol Television) illecite rappresentano una delle forme preferite da circa 11,8 milioni di italiani per accedere almeno una volta ai contenuti pirata, seguono lo streaming con il 18% e il download con il 15%.