La dolcezza del sorriso di Ethan Borrelli, un vivace bambino di soli quattro anni, si è spenta irrimediabilmente mercoledì colpita da un implacabile tumore al cervello. Il piccolo ha combattuto con una tenacia sorprendente per metà della sua breve esistenza. Questa tragica perdita ha gettato nell’abisso del dolore non solo la sua famiglia, ma l’intera comunità di Villa Verucchio, provincia di Rimini, che lo ha visto crescere e ha condiviso con lui gioie e speranze.
La storia di Ethan
Nicole Alfieri, la coraggiosa madre di Ethan, ha sentito l’impellente necessità di rivolgere un ultimo commosso saluto al figlio attraverso il suo profilo Facebook sul quale ha espresso una gratitudine profonda e struggente per tutto ciò che il piccolo Ethan ha rappresentato per loro: ““La mamma è sempre con te, anche quando non la vedi.”
Questa è la frase con cui ti salutavo ogni sera prima di addormentarci, ma ora vale al contrario: sei tu che sei sempre con me, anche se non posso più vederti e sentire la tua dolcissima voce chiamare “mamma”.
Ci sono una marea di cose che vorrei dirti ma in questo momento non esistono parole sufficienti, troveremo sicuramente il modo e il tempo giusti.
Una cosa però è importante che ti arrivi forte, da parte mia, del babbo, di tua sorella, della tua nonna Gi, dei tuoi nonni e dello zio Gabri, del tuo amato Lippino e di tutte le persone che hanno avuto l’immenso onore di averti vicino in questi pochi, troppi pochi anni insieme, ma ricchi di amore: GRAZIE.
Grazie perché ci hai insegnato l’essenza profonda dell’amore, della generosità, della gentilezza, della forza, della tenacia.
Grazie perché ci hai insegnato cosa significa prendere la vita con i denti, nel bene e nel male di ogni tua sfumatura.
Grazie per il bambino meraviglioso che sei stato.
Grazie perché con te sono diventata mamma per la prima volta e con te ho capito cosa vuol dire rinunciare a tutto senza fatica per il bene di qualcun altro, con te la vita ha avuto finalmente un senso e continuerà ad averlo nonostante il dolore.
In questo percorso abbiamo avuto la fortuna di non essere soli, la famiglia si è allargata includendo persone che all’inizio sembravano solo figure, per poi diventare dei veri e propri pilastri ed esempi di altruismo e generosità”.
