L’esponente di punta della ‘ndrangheta, coinvolto nella maxi inchiesta “Rinascita Scott”, risultava beneficiario del reddito di cittadinanza. Si tratta di Angelo Accorinti, nipote di Giuseppe Accorinti, ritenuto il boss dell’omonima ‘ndrina di Zungri. Dal mese di gennaio incassava indebitamente circa tremila euro, perciò scattava la denuncia.
A scoprire il meccanismo illecito è stata la Guardia di Finanza di Vibo Valentia nell’ambito delle indagini finalizzate a verificare la regolarità delle fruizioni del sussidio da parte di soggetti non aventi diritto, appartenenti o collegate alla criminalità organizzata.
Sequestrati 3 mila euro incassati con il Reddito di Cittadinanza
Grazie ai controlli effettuati, i finanzieri accertavano, quindi, che Angelo Accorinti omise di comunicare di essere stato raggiunto da una misura cautelare personale emessa nei suo confronti. Provvedimento emesso nell’ambito dell’operazione della Dda di Catanzaro che, nel dicembre scorso, diede un duro colpo alla ‘ndrangheta del Vibonese.
Al termine del controllo sulla spesa pubblica, i finanzieri denunciavano l’uomo alla Procura guidata da Camillo Falvo che al Gip. Infine emesso un decreto di sequestro preventivo eseguito oggi per la somma di 3 mila euro circa.
La Procura della Repubblica e la Guardia di Finanza proseguiranno l’azione di contrasto in materia di Reddito di Cittadinanza. Azione tesa ad evitare che le somme possano andare a beneficio di boss mafiosi o altri appartenenti alle cosche. Inoltre verificheranno anche l’esistenza di eventuali connivenze o mancati controlli ad opera dei soggetti preposti.