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domenica, Giugno 30, 2024
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Nelle nicchie di famiglia non si potranno più seppellire fratelli e sorelle, cambiano le regole dei cimiteri a Napoli

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Nelle nicchie di famiglia a Napoli non potranno più essere seppelliti i “collaterali”, ossia i fratelli e le sorelle del defunto. Cambiano le regole nei cimiteri di Napoli.

Con una comunicazione urgente, in vigore da ieri, mercoledì 26 giugno, sul diritto d’uso del sepolcro, il Comune di Napoli ha spiegato: “Il diritto d’uso dei manufatti funebri comunali o privati costruiti su suolo in concessione, s’intende esteso oltre al concessionario, al coniuge agli ascendenti e discendenti in linea retta fino alla occupazione completa del sepolcro”, come disciplinato dall’articolo 46 dell’attuale regolamento di Polizia Mortuaria del 2006. Niente fratelli e sorelle, insomma, varranno solo le linee parentali dell’ascendenza-discendenza rispetto al defunto.

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A riportarlo, Fanpage.

Nelle nicchie di famiglia non potranno essere più seppelliti fratelli e sorelle, cambiano le regole nei cimiteri di Napoli

Il provvedimento riguarderà sia le tumulazioni, che le inumazioni che le incinerazioni. Saranno previsti rimborsi per chi ha già pagato, le istanze precedenti alla comunicazione di cui sopra saranno infatti annullate. Ma cos’ha spinto l’Avvocatura ha cambiare le regole cimiteriali?

Alla base della novità c’è un chiarimento dell’Avvocatura comunale che ha precisato, una volta per tutte, chi può usare i diversi tipi di sepolcro nei cimiteri comunali.

Sul tema, infatti, c’era molta incertezza dovuta “alla stratificazione delle disposizioni regolamentari che si è determinata nel corso dei decenni, sia delle delicate implicazioni sociali che l’esercizio della pietas e il culto dei defunti hanno assunto in Napoli”.

All’Avvocatura municipale partenopea è stato chiesto di pronunciarsi su tre questioni:

  • la possibilità che fratelli-sorelle deceduti non coniugati e senza prole possano fruire del sepolcro, prospettandosi un’ipotesi interpretativa che desse conto della loro esclusione soltanto in termini di mera svista, ossia di imperfetta stesura della norma, anziché consapevole scelta del legislatore.
  • la possibilità di applicare per i manufatti funebri eretti durante la vigenza di altri regolamenti comunali 1934 e 1995 le disposizioni allora vigenti (ciò in termini di eventuale applicabilità del diritto d’uso del sepolcro secondo lo schema parentale più ampio delle disposizioni dell’epoca).
  • La possibilità di applicare in materia funeraria le norme del diritto comune come in primo luogo quelle relative al diritto ereditario.Ma “tutti e tre i quesiti hanno ricevuto riscontro negativo”. Da qui, il cambio di regole.

 

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